DI MARIA GRAZIA MARILOTTI
"I festival di cinema offrono la possibilità di viaggiare attraverso la visione di film tra mondi, paesi, generi e sguardi differenti. E con una selezione di film filtrata dalla sensibilità del direttore artistico". Così in un colloquio con l'ANSA Jacopo Quadri, montatore cinematografico e regista, protagonista venerdì 5 maggio dalle 17, alla Fabbrica del Cinema, della seconda giornata del Carbonia film festival, rassegna dedicata al cinema del reale in programma fino al 7 nella città mineraria. Nella sua carriera ha lavorato a oltre 90 lungometraggi e collaborato con autori come Bernardo Bertolucci, Paolo Virzì, Zhang Yuan, Mario Martone, Gianfranco Rosi. Ed è dedicata a Bertolucci la masterclass che terrà a partire dalla visione di "The Dreamers" (2003), in occasione del suo ventennale.
"Lavorare con Bernardo Bertolucci è stato un sogno di gioventù realizzato - racconta all'ANSA Quadri - ho sempre amato fin da ragazzino i suoi film, "Novecento", "Il conformista", "Strategia del ragno", "Prima della rivoluzione". Li ho visti e rivisti e ogni volta trovavo un nuovo guizzo, una nuova emozione. E così suggerirei di fare ai giovani che vogliono approcciarsi a questo lavoro. Frequentare i cinema e vedere non solo i film nuovi, il miglior modo di capire un film è la sua fruizione reiterata per comprendere meglio se ti comunica qualcosa e trovare quella scintilla che ti fa andare oltre".
Il ricordo va ai suoi vent'anni "quando studente al Centro sperimentale di cinematografia feci un viaggio in Cina. Mi appostai di buon mattino nella hall del suo albergo. Volevo entrare come osservatore, sul set de 'L'ultimo imperatore'. Fu molto cortese e mi diede questa opportunità. Dieci anni dopo mi chiamò per montare 'L'assedio"'. Ho toccato il cielo con un dito. Lavorare con Bertolucci era quanto di più bello e costruttivo potesse esserci. Con gentilezza ti metteva a tuo agio, nonostante lui fosse il grande maestro e io alle mie prime esperienze in sala di montaggio. Cercava sempre di tirare fuori il meglio dai suoi collaboratori. Era un genio assoluto e una persona immensa nei rapporti personali. Gli sono immensamente grato".
Alle 21 Jacopo Quadri a Carbonia presenterà al pubblico il suo "Ultimina", intenso ritratto di Ultima Capecchi, 86enne che vive vicino al borgo di Sovana, nella campagna maremmana. Un viaggio nel tempo attraverso foto ingiallite e documenti per raccontare la storia di una donna "coraggiosa, indipendente, affascinante, con il dono dell'affabulazione - sottolinea - è entrata nel campo per sbaglio durante le riprese del mio "Lorello e Brunello", due gemelli contadini suoi vicini di podere. Si è imposta come protagonista con la sua potenza espressiva. È stato naturale poi farla diventare protagonista di un nuovo lavoro - aggiunge - in Ultimina racconta le sue origini umili e le sue difficoltà, il suo matrimonio a 17 anni, il suo desiderio di affrancarsi da una cultura patriarcale e rendersi indipendente economicamente, andare avanti con i propri mezzi". Una storia potente, vera, esemplare.
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