Si riducono le pendenze ma aumentano i ricorsi soprattutto nelle materie che riguardano le concessioni demaniali e gli impianti da fonti rinnovabili (94).
Nonostante la carenza di personale - otto magistrati in servizio ma solo negli ultimi quattro mesi del 2024 rispetto a una pianta organica di 9 - il Tribunale amministrativo regionale punta ad azzerare il cosiddetto arretrato storico nel primo semestre di quest'anno. Sono i dati del 2024 evidenziati durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario del Tar dal presidente del tribunale Marco Buricelli.
Lo scorso anno si è chiuso con un incremento del 16% di ricorsi passando da circa 950 del 2023 ai 1110 del 31 dicembre scorso. "L'incremento - ha spiegato il presidente Buricelli davanti alle autorità militari, civili e religiose - è dovuto in parte a controversie u concessioni demaniali marittime con finalità turistico ricettive e, in parte, ricorsi su impianti da fonte di energia rinnovabile. Si tratta di ricorsi proposti da operatori del settore della produzione di Fer dopo l'emanazione delle leggi regionali, di moratoria di 18 mesi abrogata poi dalla nuova legge di dicembre sulle aeree idonee, e contro valutazioni positive di compatibilità ambientali o autorizzazioni, promossi da amministrazioni comunali". Nella relazione vengono anche citate causa già esperite sottolineando che in questa particolare materia "si intersecano questioni interpretative che riguardano normative europee, statali e regionali".
Non mancano i contenziosi su edilizia, urbanistica, appalti di servizi e forniture, carta del docente e richieste di revoche di Daspo o provvedimenti di sospensione di licenze pubbliche.
Assenti, invece, i ricorsi contro le interdittive antimafia. Una segnalazione a parte, nella relazione, riguarda le misure cautelari: in questo caso le sospensive - viene spiegato - vengono concesse non fermandosi solo sul "periculum" (sul pregiudizio grave e irreparabile) ma viene data una indicazione concreta sulle probabilità di fondatezza del ricorso.
L'altro aspetto positivo è la riduzione delle pendenze da 1620 alla fine del 2023 a meno di 1600 in questo primo mese e mezzo del 2025. Un anno e 9 mesi il tempo medio di definizione dei ricorsi ma nelle procedure abbreviate la decisione arriva dopo 100 giorni dal deposito del ricorso.
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