Le amministrative di giugno sono dietro l'angolo, ma sono tutt'altro che finite le grandi manovre per conquistare il Comune di Nuoro. E se nel centrosinistra la convergenza è stata trovata sul nome del parlamentare pentastellato Emiliano Fenu, non senza qualche mal di pancia soprattutto per un Campo largo che ha accolto i progressisti ex soddiani, nel centrodestra, che cerca una vittoria storica, è ancora in piedi il cartello lavori in corso. E sarà probabilmente così anche per tutta la settimana scandita da incontri e attività febbrili come è giusto che sia in un quadro ancora incerto a 90 giorni dal voto.
Un nuovo incontro del tavolo, con le varie anime della coalizione, in cui siede anche il Psd'Az, è stato convocato per venerdì alle 17 in città. Ma la sensazione è che anche in quella sede più che ufficializzare il nome sia l'appuntamento per fare il punto su convergenze e linee programmatiche e su un progetto solido che faccia uscire dalla crisi una città per molti versi impantanata.
"Siamo a buon punto ma occorre ancora del tempo per individuare, tra le possibili ipotesi, il nome del candidato sindaco che dovrà corrispondere alle attese di una città oramai da tempo in agonia - afferma il parlamentare e segretario regionale di Forza Italia Pietro Pittalis - ci arriveremo con i giusti tempi. Una cosa che posso dire con certezza è che stiamo guardando con sempre più interesse e convinzione ad un nome che sia legato più ai movimenti civici e all'associazionismo più che ai partiti. Un'opzione nuova che con grande senso di responsabilità ci sentiamo di percorrere aprendoci ad una prospettiva inusuale ma che può portare freschezza, rinnovamento e unità. E' una riflessione e un modus operandi decisamente inedito per Nuoro, che dal nostro punto di vista potrebbe restituire una governabilità seria al capoluogo. La volontà è farlo uscire al più presto da una delle crisi più gravi della sua storia, frutto anche della litigiosità inconcludente e dannosa di chi l'ha governata negli ultimi anni", rimarca il deputato azzurro dal suo studio di piazza Crispi a Nuoro.
Emiliano Fenu, senatore dei cinquestelle dal 2018, ricevuta la scorsa settimana l'investitura per la corsa alla carica di sindaco della città (qui ha lo studio da commercialista), si muove con il piglio da leader. "La mia e nostra consapevolezza è che occorra unità - chiarisce -. Unità più ampia possibile andando oltre le differenze. Sono per il dialogo e per recuperare anche chi oggi vede con diffidenza questo percorso. A proposito stimo e ho sempre avuto un bel confronto con Lisetta Bidoni (è stata la prima a ufficializzare la candidatura con Progetto per Nuoro, ndr), che mi piacerebbe portare con noi in coalizione", è l'auspicio di Fenu.
"Innanzitutto - spiega il candidato sindaco - sono molto soddisfatto dell'esito del tavolo di coalizione del Campo largo (dentro anche il Pd e i Progressisti, ndr) della giornata di ieri per la totale condivisione di obiettivi che c'è stata nel corso della riunione. La priorità è risollevare con il lavoro le sorti della città approfittando anche del particolare momento storico che vede la presidenza della Regione a noi molto vicina sia politicamente che territorialmente", sottolinea Fenu, che ha poi indicato la via delle priorità con cui ha ribadito c'è assoluta convergenza con il resto della coalizione: "Attrarre nuovi investimenti e concludere le opere, come d'altronde sta facendo il commissario Giovanni Pirisi.
Contemporaneamente il nostro impegno deve andare nella direzione di ricostruire il tessuto sociale disgregato, il 43% di persone sole ci impone di intervenire. E non ultimo occorre prepararci e sostenere con il massimo sforzo la realizzazione dell'Einstein Telescope rendendo la città attrattiva a questa prospettiva unica per il territorio, davvero capace di ridisegnare gli scenari", è la convinzione dell'aspirante sindaco del centrosinistra.
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