E' stato un incontro interlocutorio quello di oggi al Mimit sulla Portovesme srl che ha toccato anche la situazione delle altre vertenze del Sulcis, in Sardegna. Un vertice che però ha messo le basi per affrontare il tema chiave: il lavoro. Da quanto emerso, per quanto riguarda lo stabilimento controllato dalla Glencore ci sarebbero nuovi soggetti imprenditoriali interessati a produrre nel territorio con il ministero che starebbe lavorando per mettere a disposizione di questi ultimi i data room. Anche per la Sider Alloys c'è una discussione in atto con alcune imprese che potrebbero produrre alluminio primario nel sud ovest della Sardegna.
Dal canto loro Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito l'urgenza delle scelte politiche - "perché qui, al di là delle parole serve la volontà politica", hanno detto - per il riavvio delle produzioni di zinco (Portovesme srl), di alluminio (Sider Alloys ed Eurallumina) ritenuti strategici per il Paese. Scelte "rapide" hanno osservato le sigle: "la tempistica è importante per evitare il disastro sociale che si sta consumando in tutto il territorio e che ben presto coinvolgerà anche i lavoratori della centrale Enel con il phase out e l'arrivo delle batterie". Il 23 aprile alle 11 nuova convocazione al Mimit per tutte le vertenze del polo industriale del Sulcis.
Fiom, 'tempi stretti per garantire produzioni e lavoro'
"I lavoratori metalmeccanici delle imprese dell'indotto della Glencore di Portovesme hanno ottenuto, grazie alla lotta, un risultato importante, nel corso del tavolo di oggi al Mimit, con l'avvio del percorso di monitoraggio e di confronto sulla situazione e sulle prospettive industriali del polo metallurgico. Il tavolo, con le rappresentanze dei lavoratori dell'indotto del polo metallurgico di Portovesme sarà convocato regolarmente e questo è un elemento molto positivo".
Lo dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil e Roberto Forresu, segretario generale Fiom-Cgil Sardegna. "Il problema è il futuro industriale di quell'area, dal momento che è cessata la produzione di zinco attraverso il processo elettrolitico, con la conseguenza di una perdita di 900 posti di lavoro - osservano - Dovrà essere affrontato per tempo anche il problema dello spegnimento della centrale a carbone. Gli ammortizzatori sociali e la formazione dovranno essere strumenti fondamentali ma transitori, nell'ambito degli impegni assunti dal Governo di trovare soluzioni industriali per tutte le produzioni di zinco, piombo e alluminio.
A tal proposito, grandi responsabilità sul futuro dell'area sono in capo alla multinazionale svizzera. Occorre agire prima che sia troppo tardi per garantire la continuità occupazionale e il rilancio produttivo del polo industriale nel Sulcis - sottolineano De Palma e Forresu - L'incontro è stato aggiornato a mercoledì 23 aprile e saranno coinvolte anche le imprese dell'indotto della Glencore di Portovesme. Mentre, il tavolo Sider Alloys per la gravità e l'emergenza in cui si trovano i lavoratori verrà convocato prima di questa data".
Uilm, 'serve una strategia per dare una seria prospettiva industriale'
"Riteniamo che l'incontro odierno sia stato utile per far emergere le difficoltà ma anche il valore dell'indotto delle aziende del Sulcis. Ma da subito è necessario agire ed individuare una strategia che guardi ad una nuova e complessiva prospettiva industriale e occupazionale per il Sulcis". Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, segretario nazionale Uilm, e Renato Tocco, segretario Uilm Sulcis Iglesiente, al termine del tavolo sull'indotto del Sulcis al Mimit, a cui hanno partecipato i rappresentanti degli assessorati di Regione Sardegna e organizzazioni sindacali confederali e di categoria.
"Abbiamo chiesto che il tavolo dell'indotto metalmeccanico delle aziende dell'area del Sulcis possa essere permanente e strutturale per poter individuare tutte le soluzioni per il mantenimento delle importantissime aziende, a partire da Sider Alloys, Portovesme srl e Eurallumina e dell'intera filiera indiretta. Stiamo parlando di aziende di produzione di materie prime necessarie, in particolare per la transizione ecologica, strategiche per il nostro Paese - osservano - Abbiamo auspicato che si possa costruire una struttura istituzionale che metta insieme tutti i soggetti interessati, istituzioni nazionali e locali, sindacati e sistema di imprese che definisca perimetro e strumenti di gestione nell'ambito di una ampia discussione di politica industriale"
L'assessore Cani, 'ora si chiusa con l'intesa suil metano'
"Conosciamo perfettamente le criticità delle vertenze industriali del Sulcis, ora è giunto il momento di avere delle risposte in tempi rapidi". Lo ha detto l'assessore dell'Industria Emanuele Cani nel suo intervento durante il tavolo convocato questa mattina al ministero delle Imprese e del Made in Italy per fare il punto sulle questioni Eurallumina, Portovesme Srl e Sider Alloys.
"Sul fronte Eurallumina c'è un'intesa Regione-Governo sulla modifica del Dpcm sulla metanizzazione, una partita che non vede player esterni e che per quanto ci riguarda siamo pronti a chiudere. Trovare un accordo sul metano significa che in tempi rapidissimi possiamo dare avvio a un revamping strutturale di Eurallumina e porre fine a una crisi industriale che va avanti da oltre un decennio", ha aggiunto.
Per quanto riguarda Portovesme Srl "è tassativo uscire dalla condizione di incertezza nella quale ci troviamo. Se c'è un investitore, questo soggetto deve farsi avanti affinché possiamo verificare se sussista un reale interesse all'acquisizione dello stabilimento", ha sottolineato l'assessore.
"Non è più rinviabile neanche la soluzione della crisi riguardante Sider Alloys, così come non è trascurabile l'imminente spegnimento della centrale a carbone Enel. Ed è importante dunque, con le modalità che il Governo ritiene opportune, fare un passo avanti su tutte le vertenze ancora aperte", ha concluso Cani.
"Anche in termini di salvaguardia occupazionale l'attenzione della Regione Sardegna resta altissima - ha chiarito l'assessora del Lavoro Desirè Manca - A tal proposito abbiamo già convocato un incontro per giovedì prossimo, 13 marzo, con le tutte le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali interessate per definire un percorso condiviso affinché si possa facilitare il coinvolgimento del tessuto imprenditoriale del Sulcis Iglesiente nella programmazione degli interventi tesi alla riqualificazione professionale a valere sul Programma nazionale Just Transition Fund Italia 2021 -2027".
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