"Una Finanziaria politica e progressista", la maggioranza definisce così la manovra di Bilancio da circa 10 miliardi che oggi ha di fatto cominciato il suo iter in Consiglio regionale.
Ma già prima di cominciare
l'opposizione respinge con forza quest'idea e parla invece di un
testo "di ordinaria amministrazione" e senza "interventi
strategici".
Questa mattina il disegno di legge della giunta, dopo il
lungo stop sulla linea di partenza in attesa dell'approvazione
della legge di riorganizzazione del sistema sanitario, ha avuto
il suo primo passaggio nella commissione terza, presieduta da
Alessandro Solinas (M5s) per la prima verifica sulle norme
intruse.
Poi l'assessore e vice presidente della Giunta Giuseppe
Meloni ha illustrato i dettagli: l'ammontare complessivo è pari
a 9,9 miliardi di euro; finanziata per l'86% da entrate
regionali (le entrate tributarie 2025 sono pari a 7,7 mld) e con
la sanità che supera il 40% della spesa complessiva, mentre la
massa manovrabile è stimata in circa 300 milioni.
"Questa è una finanziaria politica perché fa delle scelte in
linea con il nostro programma, per il quale siamo stati votati -
sottolinea Meloni - l'abbiamo definita una finanziaria
'progressista' perché presta molta attenzione alle fasce più
deboli, al mondo dell'istruzione, delle università. Ci sono
interventi interventi importanti per le politiche sociali e il
lavoro, e non si distrae rispetto al mondo delle imprese".
Quasi scontato il ricorso al quarto mese di esercizio
provvisorio, anche se l'assessore spera in un percorso veloce:
"Confido che ci possa essere un'accelerazione".
Lo conferma anche il presidente della commissione Solinas:
"La settimana prossima, da mercoledì, iniziamo con le audizioni
che spero si esauriranno in un paio di giorni. Nel frattempo le
altre commissioni dovranno esprimere i pareri. Noi lavoriamo per
ridurre al minimo i tempi senza comprimere la possibilità per la
commissione di fare il proprio lavoro". Per Solinas la
Finanziaria "è un'ottima base, lavoreremo per arricchirla in
commissione e in Aula".
Dal canto suo l'opposizione parla di "un libro dei sogni".
Fausto Piga, vice capogruppo Fdi, va all'attacco: "Ci
attendevamo una finanziaria politica anziché di un bilancio
annuale, che nei fatti è una finanziaria tecnica, un mero elenco
di spesa privo di interventi che possano caratterizzare
politicamente la Giunta Todde". Secondo Aldo Salaris dei
Riformatori, "arriva in ritardissimo" e non dà risposte
soprattutto ai Comuni. ""Chiederemo un'implementazione del Fondo
unico, per la spesa corrente della quale gli enti locali hanno
necessità e non possono fare a meno".
Lunedì mattina, intanto, è previsto un vertice tra la
presidente Alessandra Todde, l'assessore Meloni e i capigruppo
della maggioranza.
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