Il genius loci torna a casa. Il museo Man di Nuoro celebra Giovanni Pintori (1912-1999), maestro del graphic design italiano e internazionale, che ha legato il suo nome alla nascita della leggendaria immagine Olivetti. Lo fa con una mostra (fino al 15 giugno) che ripercorre l'iter creativo e professionale dell'artista nato a Tresnuraghes e cresciuto a Nuoro con la famiglia, animato sin da piccolo da grande talento e da svariati interessi culturali.
Una sete per la lettura e la conoscenza in genere che iniziò a placare da giovanissimo, lo racconta lui stesso in degli appunti, quando risparmiava piccole cifre per acquistare dei quotidiani ormai vecchi a peso (a chili) vedendoci informazioni e storie e non semplice carta da riciclo.
"Genius loci perchè Pintori è stato un grandissimo autore graphic designer che dalla Sardegna ha conquistato il mondo inventando la gloriosa immagine Olivetti", sottolinea la direttrice del Man Chiara Gatti, "Pintori per anni ha creato l'immagine perfetta con lo slogan perfetto".
La mostra che occupa tre piani del Man documenta il processo ideativo dal quale sono scaturiti i progetti che hanno caratterizzato la sua notevole carriera, che va dalla creazione di manifesti, alle locandine, corporate identity, logotipi per le imprese. L'evento, in collaborazione con il M.a.x. museo di Chiasso, con cui è stato siglato un progetto integrato per la valorizzazione dell'autore, si inserisce nel percorso di ricerca che il Man dedica agli autori nati sul territorio sardo e diventati protagonisti del panorama dell'arte mondiale.
"E' stata una grande personalità che si è distinta nel mondo mantenendo intatto il legame con le proprie radici", afferma la direttrice del M.a.x. Nicoletta Cavadini, "Nuoro e Chiasso sono legati da un unico filo conduttore di un progetto triennale improntato sulla ricerca dei punti salienti di cultura e relazioni che Pintori ha saputo intessere con il mondo della grafica. E oggettivamente Pintori è uno di loro per la modernità del linguaggio e tutte le sue straordinarie scelte creative".
La mostra presenta complessivamente 300 lavori, fra disegni e dipinti, bozzetti originali, maquette, pagine pubblicitarie di riviste, fotografie e manifesti. Un corpus importante rappresentativo di mezzo secolo di attività premiata dalle più prestigiose istituzioni culturali del mondo: dalla Palma d'oro della Federazione italiana di pubblicità (1950) alla prestigiosa mostra del MoMA di New York (1952) - nel cui giardino Pintori costruisce una scultura pubblicitaria in ferro -, dall'esposizione al Louvre di Parigi (1955) al certificato di eccellenza dell'American Institute of Graphic Arts (1955), dalla Medaglia d'oro della Fiera internazionale di Milano (1956) all'Eight Annua Typographic Excellence Award del Type Director Club di New York (1962). Durante la prima seduta della neo costituita Agi - Alliance graphique Internazionale - Pintori fu nominato socio e poi divenne presidente per l'Italia dello stesso premio, mentre la celebre rivista giapponese "Idea" lo inserì nell'albo dei trenta designer più significativi del XX secolo, testimoniando così il suo talento e il suo successo raccolto a ogni latitudine. Genio assoluto della grafica pubblicitaria, scelto da un capitano d'industria illuminato come Adriano Olivetti per veicolare in tutto il mondo il nome della sua azienda e dei suoi prodotti leggendari, dalla Studio 44 alla popolarissima Lettera 22, Pintori è riuscito a sintetizzare sempre, in ogni singola immagine, forma e contenuto.
Luce, colore, composizione e gioco creativo costituiscono i suoi ambiti di ricerca principali.
Il ritmo veloce delle dita sui tasti di una macchina per scrivere, i caratteri in libertà, i meccanismi interni dei calcolatori trasformati in motivi dinamici e allegri, sono alcune delle cifre del suo linguaggio e di una vera e propria poetica della scrittura fatta di eleganza e ironia.
La famiglia ha donato una parte dell'archivio al Man e una parte consistente è oggi in comodato d'uso. Da questo lascito trae spunto l'esposizione, che indaga in particolare materiali dell'archivio privato quali schizzi, disegni, dipinti, fotografie, che restituiscono le passioni di Pintori condivise con artisti e cultori dell'arte in una lettura critica innovativa.
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