Per il settimo anno consecutivo, l'abito di gala che indosserà l'Alter nos il primo maggio in occasione della 369/a Festa di Sant'Efisio viene realizzato dal Teatro Lirico di Cagliari, su incarico del sindaco Massimo Zedda. L'Alter nos è il rappresentante del vicerè prima e della municipalità adesso per tutta la durata della Festa e quest'anno, per la terza volta dal 1657, questo ruolo è stato affidato a una donna: la consigliera comunale Marzia Cilloccu, dopo Raffaella Lostia nel 2019 e Viviana Lantini nel 2022.
Fra i dettagli che impreziosiscono l'edizione 2025 merita un'attenzione particolare l'abito di gala che appunto indosserà l'Alter nos e che dovrà essere in grado di trasmettere, con eleganza e stile, la contemporaneità dell'oggi, ma, al tempo stesso, essere destinato a rimanere nella storia. La sartoria del Lirico, guidata da Francesca Spiga, ha disegnato e realizzato un vestito atemporale, dopo uno studio approfondito su materiali, colori e modelli, in collaborazione con l'Istituto superiore regionale etnografico di Nuoro che, da anni, collabora con il Comune di Cagliari per quanto riguarda il patrimonio etnografico della Festa e in particolar modo al vestiario tradizionale.
L'abito sarà composto da una giacca sagomata in vita, in fresco di lana nera tasmania, impreziosita da bottoni in raso di seta, scollo a v, bordi manica e jabot sul davanti di pizzo rebrodè, uno dei più eleganti e ricercati per la realizzazione soprattutto di vestiti da cerimonia, molto amato dai couturier e designer di moda, quindi una gonna godet, anche questa in fresco di lana nera tasmania, molto ampia e con sottogonna in tulle nero, un cappello a cilindro in lapin nero, modello basso femminile con falde chiuse, stivaletti amazzone in pelle nera, con ganci e stringhe centrali, guanti in raso di seta nero.
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