Un pensiero rivolto a Papa
Francesco, alla pace e alle donne. Si apre così la 369/a Festa
di Sant'Efisio nel momento dell'investitura dell'Alter nos in
Comune a Cagliari prima della processione religiosa del Santo
verso Nora, luogo del suo martirio. Un tripudio di colori negli
abiti tradizionali sardi indossati da 2.600 persone a cui si
aggiungono 32 gruppi di cavalieri per un totale di 162 cavalli,
quattro plotoni per 56 miliziani e cinque gruppi di strumentisti
con le launeddas fatte di canne che hanno fatto da colonna
sonora alla sfilata ammirata da migliaia di turisti - tanti
stranieri - arrivati in città per il ponte dell'1 maggio. Nella
processione anche 17 traccas (carri trainati da buoi e addobbati
a festa) e 70 gruppi di devoti a piedi.
"Il Papa ci ha onorato nel 2013 della sua presenza in città:
la prima visita pastorale nel corso del suo pontificato che è
stato caratterizzato dagli stessi messaggi che accompagnano la
processione di Sant'Efisio: pace e attenzione per coloro che
soffrono e per gli ultimi - ha detto il sindaco Massimo Zedda -
in occasione dell'ultima partecipazione a un evento in Vaticano
in autunno ho avuto modo di incontrare e poter parlare col Santo
Padre e ho donato a Papa Francesco la riproduzione di un volume
storico del 1700 che racconta la processione di Sant'Efisio".
"Sono onorata di rappresentare tutte le donne e saluto
soprattutto appunto le persone che non sono in pace purtroppo
per tutte le guerre che sono molto vicine a noi - ha detto
l'Alter nos Marzia Cillocu, la terza donna chiamata a
rappresentare la municipalità di Cagliari per l'occasione - Una
grande emozione per me che sono legata a Sant'Efisio e al rito
dello scioglimento del voto per l'esempio di mio nonno Marino
Cao che, per spirito di devozione, ebbe il coraggio nel 1943 di
organizzare il pellegrinaggio del Santo in mezzo alle macerie
sotto le bombe e di filmarlo con la sua cinepresa. Immagini
struggenti che ci riportano purtroppo ai giorni nostri, con la
speranza che l'invito del compianto Santo Padre ad impegnarci
per il raggiungimento della pace diventi finalmente una
priorità"
Dopo l'uscita del cocchio con il simulacro del santo dalla
chiesetta di Stampace, nel centro storico di Cagliari, la
processione religiosa arriverà, a tappe, verso Nora da dove
ripartirà per tornare il 4, entro mezzanotte, nella stessa
chiesa cagliaritana. Sarà così sciolto il voto della città verso
il santo che liberò Cagliari dalla peste nel 1657.
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