Il processo per i delitti
attribuiti al "mostro di Cassibile" è entrato nella fase
conclusiva. Alla sbarra c'è un solo imputato, il pensionato di
73 anni Giuseppe Raeli, in carcere dal 28 novembre 2009, che si
è sempre professato innocente.
Le parti civili completeranno oggi i loro interventi iniziati
ieri, dopo la conclusione della requisitoria dei pubblici
ministeri, andata avanti per tre udienze, a conclusione della
quale i pm Antonio Nicastro e Claudia D'Alitto hanno chiesto 5
ergastoli per sei omicidi, 69 anni complessivi di reclusione per
sei tentati omicidi e tre assoluzioni per due omicidi e un
tentato omicidio.
Dopo l'udienza dedicata alle parti civili, da venerdì 11 la
parola passerà alla difesa di Raeli, rappresentata dal professor
Guido Ziccone e dall'avvocato Giambattista Rizza. Per la
pubblica accusa, dunque, Raeli, è il "Mostro di Cassibile",
l'autore di una serie di omicidi e tentati omicidi, compiuti tra
il 1997 ed il 2004, nelle zone di Cassibile, Avola e Fontane
Bianche, nel Siracusano.
La Procura, in particolare, ha chiesto la condanna
all'ergastolo per gli omicidi di Maria Callari (21 dicembre
2000), di Rosario Rizza Timponello (28 gennaio 1999), di
Giuseppe Calvo (9 ottobre 2002), dei coniugi Sebastiano Tinè e
Giuseppina Spadaro (31 luglio 2003), di Giuseppe Spada (18
agosto 2004); la condanna a sedici anni per il tentato omicidio
di Giovanni Basile e Anna Cappello (11 novembre 1996); quindici
anni per il tentato omicidio Giuseppe Leone (15 marzo 2009);
quattordici anni per il tentato omicidio Antonio Bruni (21
novembre 1998); dodici anni per il tentato omicidio Orazio
Cirasa (2 ottobre 1991) e di Aurora Franzone (maggio 2010).
Infine, l'assoluzione per gli omicidi di Rosario Basile (13
agosto 1997), Giovanni Ficara (25 aprile 2000) e per il tentato
omicidio di Giuseppa Moneglia (20 ottobre 1991).
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