Dopo una lunga pausa durata 12 anni, Massimo Merighi torna a calcare le scene musicali del Brass Gorup, lo storico Jazz Club palermitano, con il suo progetto "Hammond Trio". Il concerto, che inaugura la stagione concertistica, è in programma venerdì 20 ottobre alle ore 21.30 al Blue Brass, il Ridotto dello Spasimo. Merighi, a partire dal 2010 è stato fra i pochi pionieri che hanno riproposto in Italia le sonorità vintage tipiche delle formazioni jazzistiche con l'organo Hammond. "In questi ultimi 12 anni trascorsi lontano dalla musica - spiega - ho vissuto con un'idea in sottofondo: se nasco di nuovo faccio il musicista.
Così, a un certo punto, ho deciso di nascere di nuovo. Avrò il piacere di condividere il prestigioso palco del Jazz Club al ridotto dello Spasimo con due musicisti di spessore e dal grande feeling. Il batterista Paolo Vicari, con cui non avevo finora avuto il piacere di suonare. Ma soprattutto con il grande amico Sergio Munafò, compagno di tante avventure musicali, che mi ha spinto insistentemente ad accelerare questa mia nuova nascita e a tornare a suonare professionalmente l'Hammond. Un secondo debutto che mi vede emozionato come lo fu il primo, ma molto più consapevole". Merighi coltiva fin dall'età di 4 anni l'amore per il pianoforte scoprendo ben presto la passione per il jazz e l'improvvisazione. All'età di 18 anni si inserisce nella scena musicale palermitana: dapprima suona col quartetto di Giuseppe Milici, approfondendo così la frequentazione degli standards e dello swing. In seguito collabora con altri musicisti altrettanto apprezzati della sua città. Per citarne alcuni: Gianni Cavallaro ed Enzo Randisi, che lo sceglie come pianista per il suo neonato coro "Duke Ellington Singers", con il quale partecipa a diverse tournée. In quel periodo collabora anche con Mimmo Cafiero, esprimendosi in alcune rielaborazioni dei temi più famosi di Duke Ellington. Ai seminari della Bercklee School di Boston, consegue il premio come miglior pianista e viene inserito nel programma del festival Umbria Jazz winter, nel quale si esibisce in settetto presentando brani tra i più suggestivi del repertorio monkiano. Nel 2000 il suo primo approccio con l'organo Hammond, che scopre come strumento espressivo a lui assai congeniale e dà il via al Mr. Hammond Vintage Quartet che - variando spesso nei componenti della formazione - si caratterizza per una forte immediatezza improvvisativa, sul terreno degli standard a maggior carattere "blues". Dal 2005 al 2017 la lunga pausa lontano dalle scene musicali, durante la quale intraprende diverse altre attività, con l'obiettivo di promuovere una maggior coscienza politica fra la cittadinanza.
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