Un'odissea meridionale, una
riflessione sul significato di "radice" per chi parte e per chi
resta. E' questo il filo conduttore dello spettacolo
"Trapanaterra" del drammaturgo lucano Dino Lopardo, con la
collaborazione drammaturgica di Rosa Masciopinto, interpretato
dallo stesso Dino Lopardo e da Mario Russo, autore anche delle
musiche, che andrà in scena da giovedì 31 gennaio a sabato 2
febbraio, alle ore 21.15, nel Teatro Libero. "E' un viaggio di
rimpatrio - spiega l'autore e interprete Dino Lopardo - il
resoconto di una famiglia del Sud distrutta da un destino
ineluttabile. Lavoro, corruzione, potere, tradizione, familismo
amorale, abbandono e identità culturale sono gli elementi che
fanno continuamente staffetta nel testo". Due fratelli si
incontrano e scontrano continuamente. C'è chi è partito alla
ricerca di un futuro migliore e chi è stato costretto a
rimanere. Il più piccolo in calosce si districa tra i tubi
gorgoglianti della raffineria. Il più grande quello che è
"scappato", è un bohemienne.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA