Dopo il brillante e applaudito esordio dello scorso mese, segnato dall'omaggio all'epopea della Swing Era e dei classici immortali che ne hanno costituito l'esaltante colonna sonora, la Brass Youth Jazz Orchestra torna per la seconda volta sul palco del Real Teatro Santa Cecilia, venerdì 7 giugno alle ore 21.30, con l'impegnativo "Fire Latin Jazz", concerto che fin dal titolo rende esplicito l'infuocato clima in cui si cimenterà la formazione giovanile della fondazione, diretta anche questa volta da Domenico Riina (che è anche resident conductor dell'Orchestra Jazz Siciliana) e con ospite speciale Silvio Barbàra e la sua tromba. Tra i "professionisti" presenti anche il percussionista della OJS Sergio "Guna" Cammalleri .
Da Tito Puente a Dizzy Gillespie, passando per Chano Pozo e Arturo Sandoval, il repertorio vocale e strumentale preparato dall'orchestra affresca la storia del grande jazz. Per una big band di così recente formazione e costituita da musicisti assai giovani (l'età è compresa tra i 13 ed i 27 anni) il programma da affrontare è tanto stimolante quanto impegnativo ma i coaches che hanno preparato le varie sezioni orchestrali (Ninni Pedone, Vito Giordano, Salvo Pizzo e Faro Riina) hanno saputo rodare adeguatamente la compagine nel corso delle lunghe ed estenuanti prove effettuate. La Brass Youth Jazz Orchestra è uno dei progetti più ambiziosi ma anche più qualificanti della fondazione The Brass Group. Dell'ampia formazione (circa quaranta elementi) fanno parte i migliori talenti musicali provenienti da ogni angolo della Sicilia e scelti attraverso un bando pubblico e meticolose selezioni. Il prossimo 21 giugno la BYJO è stata invitata a tenere uno speciale concerto a beneficio dei detenuti del carcere di Pagliarelli.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA