La procura di Termini Imerese,
guidata da Ambrogio Cartosio, ha iscritto nel registro degli
indagati amministratori comunali, tra cui il sindaco Giovanni Di
Giacinto, ex amministratori, dirigenti dell'ufficio tecnico del
Comune di Casteldaccia e i proprietari della villetta dove
morirono 9 persone la notte del 3 novembre scorso. Tutti sono
accusati, in concorso tra loro, di omicidio colposo.
I componenti di due famiglie, tra cui due bambini, morirono
travolte dal fango. Quattro i sopravvissuti: Giuseppe Giordano,
commerciante di moto che aveva affittato quella villetta vicino
al fiume Milicia e che si aggrappò a un albero, il cognato Luca
Rughoo e le loro due figlie di 11 e 12 anni che erano andate con
lo zio a comprare i dolci. Dalle prime indagini condotte dalla
compagnia dei carabinieri e dal commissariato di Bagheria emerse
che la villetta era abusiva. Sull'immobile c'era con un
provvedimento di demolizione dopo l'alluvione del 2009. Ma
nessuno fece niente.
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