Tagli lineari del 5 per cento sulla spesa corrente dei Dipartimenti della Regione con l'obiettivo di centrare il primo step dell'accordo con lo Stato: ridurre di 40 milioni di euro la spesa strutturale nel 2021.
La ricognizione dei capitoli da tagliare è partita qualche giorno fa su input della Ragioneria generale, che ha trasmesso una circolare a tutti i Dipartimenti spiegando le ragioni e l'esigenza di procedere con la riduzione nel più breve tempo possibile.
Alcuni Dipartimenti hanno già consegnato lo schema dei tagli,
rispettando la scadenza dei termini fissata nella circolare dal
dirigente generale Ignazio Tozzo; altri devono ancora farlo. Si
tratta di riduzioni che negli intendimenti del governo dovranno
essere strutturali in modo da portarli a regime per i prossimi
anni e ridurre l'impatto degli ulteriori tagli previsti
nell'accordo con lo Stato nei successivi nove anni (80 mln nel
2022).
Il governo, intanto, ha rimesso mano ad alcune partite del
rendiconto del 2019 e oggetto della riunione della giunta
Musumeci di questo pomeriggio, un provvedimento in autotutela
considerando che la parifica del consuntivo da parte della Corte
dei Conti è slittata a fine febbraio. Oltre al taglio di 40
milioni, il governo è al lavoro per appostare nella prossima
manovra che va approvata entro il 28 febbraio (come d'accordi
con lo Stato sulla spalmatura in dieci anni del disavanzo di 1,7
miliardi), 421 milioni di euro, vale a dire la quota annuale a
copertura del disavanzo strutturale. Si tratta di una parte
della manovra di bilancio su cui sono impegnati i tecnici
dell'Economia: manovra (bilancio e legge di stabilità) che
quest'anno avrà in allegato il piano che conterrà il taglio alla
spesa di 40 milioni.
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