Attore grande e legato in modo naturale ai grandi autori della sua Sicilia, Turi Ferro, di cui il 10 gennaio sono stati i 100 anni dalla nascita e l'11 maggio saranno i venti dalla scomparsa nel 2001, è stato soprattutto pirandelliano in modo esemplare riuscendo a riunire, nella ambiguità propria della poetica del grande drammaturgo, le sue note qualità comiche con quelle alte e drammatiche giocando sui tempi e sulle pause.
Attore completo appunto, capace di dar vita a personaggi che
devono suscitare la risata, come commuovere con le sofferenze,
di recitare in italiano come nella lingua siciliana, è stato
anche personaggio importante che ha certamente contributo alla
costruzione della moderna identità della sua città, Catania,
facendo amare gli autori e i testi della tradizione e
contemporanei, da Verga a Sciascia, ma soprattutto creando nel
1958 con i migliori attori della regione, Rosina Anselmi,
Michele Abbruzzo, Umberto Spadaro, quel centro culturale che è
ancora il Teatro Stabile, di cui è stato il simbolo e l'anima
per oltre 40 anni.
Ed è proprio lo Stabile a promuovere e
coordinare le celebrazioni per questo centenario, con
spettacoli, mostre, pubblicazioni, per ora fermate dalla
pandemia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA