Nel nuovo cartellone del Teatro
Massimo di Palermo un posto rilevante è riservato alla danza:
quattro spettacoli da dicembre alla prossima estate. Il 19
dicembre va in scena "Romeo e Giulietta" di Sergej Prokofiev,
già proposto in streaming durante la chiusura e adesso dal vivo.
La coreografia è del direttore del corpo di ballo, Davide
Bombana, che ha scelto di dedicare il balletto all'uccisione dei
due fidanzati sul ponte di Sarajevo, durante la guerra dei
Balcani del 1993. Bombana, che è stato primo ballerino alla
Scala di Milano, è stato invitato al Teatro di Sarajevo a
metterlo in scena a novembre. Nell'aprile 2022 il coreografo
metterà in scena "Le relazioni pericolose" con musiche di Rameau
e Fahndrich, ispirato al celebre romanzo di de Laclos, un
impianto barocco in un 700 astratto moderno, con l'Etoile
ospite proveniente da Vienna Maria Yakovleva.
Bombana è a Palermo da poco più di un anno e il Corpo di
ballo è senz'altro molto cresciuto. Prova ne sia che nel
Concerto di Capodanno 2022 a Venezia, la compagine del Massimo è
stata invitata a danzare alla Fenice. Ma non c'è dubbio che la
danza resti la cenerentola delle arti e che il Ministero assegni
agli spettacoli di danza un punteggio molto più basso rispetto
alla lirica. E questo ha provocato la chiusura di tutti i corpi
di ballo. Restano in vita quelli di Milano, Roma, Napoli e
Palermo. "E' il settore più fragile - dice Bombana all'ANSA - ma
è sempre stato così, anche ai tempi di Nurejev e Fracci alla
Scala, quando il pubblico faceva la coda per giorni interi.
Fortunatamente alcuni soprintendenti, come Giambrone, si sono
battuti per la sopravvivenza e la valorizzazione del corpo di
ballo. Nel prossimo anno oltre i balletti annunciati, ne faremo
un altro per il Giorno della Memoria, il 27 gennaio. Ma sono
fiero dei progressi che ha fatto la compagine qui a Palermo, è
un bene che i ballerini si esprimano bene nella danza
contemporanea e in quella classica. Riproporremo al Teatro di
Verdura "Nijinski" nella coreografia di Marco Goecke e infine un
vero gioiello: "Le quattro stagioni" di Vivaldi del coreografo
catalano Cayetano Soto, uno dei più contesi al mondo."
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