Per il decimo anno il Teatro
Massimo di Palermo, con il patrocinio della fondazione Teatro
Massimo e del Comune di Palermo, dedica la prova generale di uno
spettacolo a Medici Senza Frontiere. Sabato 18 dicembre alle ore
17.00, si terrà la prova generale del balletto "Romeo e
Giulietta" di Sergej Prokofiev, per celebrare i 50 anni di
attività di Msf.
Il ricavato della serata (i biglietti possono essere prenotati
al 3425588521 o due giorni prima dello spettacolo acquistati al
botteghino del teatro) sarà interamente devoluto
all'organizzazione medico umanitaria. Prima dello spettacolo ci
sarà l'intervento di Claudia Lodesani, Presidente di MSF Italia.
Lo spettacolo sarà in scena dal 19 al 23 dicembre.
"Ringraziamo il Teatro Massimo e la città di Palermo che da
dieci anni ci dedicano con grande generosità un evento speciale,
questa volta per festeggiare i nostri 50 anni di azione medico
umanitaria in oltre 80 paesi al mondo" dichiara Claudia
Lodesani, presidente di MSF Italia. "Una serata che unisce le
emozioni della musica alla solidarietà a sostegno della nostra
azione medico umanitaria nei principali teatri di emergenza come
Yemen, Afghanistan, Haiti, fino al Mediterraneo centrale, crisi
umanitarie devastanti sulle quali cerchiamo di accendere un
riflettore."
"Siamo felici di tornare a collaborare con Medici Senza
Frontiere e condividere una serata speciale con uno spettacolo
"speciale", che vedrà impegnato il nostro Corpo di ballo in una
versione contemporanea di "Romeo e Giulietta" con le musiche di
Sergej Prokofiev" afferma il sovrintendente del Teatro Massimo
di Palermo, Francesco Giambrone. "Lo spettacolo, vincitore
qualche anno fa del Premio Danza&Danza come migliore produzione
italiana conta sulle coreografie e il riadattamento
drammaturgico di Davide Bombana, direttore del Corpo di Ballo
del Teatro Massimo, che ha attualizzato la tragedia
shakespeariana sovrapponendola alla storia vera e tristissima
dei due giovani fidanzati, Bosko e Admira, lei musulmana, lui
serbo, uccisi dai cecchini a Sarajevo nel 1993 durante la guerra
dei Balcani".
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