Sovvertimento dello status quo,
infrangimento dei tabù, superamento della soglia: sono alcune
costanti nel cinema poetico e visionario del regista greco
Yorgos Lanthimos, al quale si è ispirato il regista e attore
palermitano Giuliano Scarpinato per realizzare la sua Favola
personale, un "trittico per un mondo alla rovescia" prodotto dal
Teatro Biondo di Palermo, dove debutterà in prima nazionale
venerdì 25 febbraio. Repliche fino al 6 marzo. Protagonisti
dello spettacolo - ideato, scritto e diretto da Scarpinato -
sono Alice Conti, Federica D'Angelo, Luca Piomponi, Giselda
Ranieri, Michele Schiano di Cola, Alice Spisa, Lorenzo Tombesi,
Isacco Venturini, Daniela Vitale. Le scene sono di Diana Ciufo,
le luci e il suono di Giacomo Agnifili, mentre Gaia Clotilde
Chernetich è dance dramaturg per i diversi momenti coreografici.
"Favola personale" è detta la convinzione dell'adolescente di
essere speciale e unico, una fase della vita in cui si determina
quel processo di individuazione che pone il giovane al centro
del palcoscenico sociale. Una costruzione che non ha mai
realmente fine, e che diventa, in età adulta, paesaggio della
mente. Così è per i protagonisti dei tre atti dello spettacolo:
Morir es mejor que amar - Favola personale - Hotel Ovidio,
ispirati rispettivamente ai film Kynetta, Alps, The Lobster. Nel
primo capitolo un uomo giace a terra seminudo, steso su un
fianco, gli occhi spalancati sul vuoto. Dietro di lui, come
incastrata in un limbo purgatoriale, una donna inscena una
strana danse macabre, densa di nostalgia e desiderio di
vendetta. Nella seconda parte, Mattia è un adolescente affetto
da deficit dello sviluppo intellettivo. Sua madre invita a casa
la prostituta Milagros per farle "interpretare" il ruolo di
Monica, il primo amore di Mattia da poco scomparso: nella breve
vita simulata i due scopriranno una gioia inattesa quanto breve.
Infine, nell'Hotel Ovidio, gestito da una misteriosa donna
francese e da un ex crooner sulla sessantina, tre uomini e tre
donne si incontrano allo scopo di trovare l'anima gemella.
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