Da Radio Aut a Radio 100 passi: Danilo Sulis, pioniere della radiofonia degli anni Settanta, propone un viaggio lungo 40 anni tra lotta alla mafia, musica e informazione, anzi controinformazione. Era questo il taglio di quelle radio di cui Sulis traccia un profilo nel libro "Da Radio Aut a Radio 100 passi" (Navarra editore, 192 pagine, 15 euro).
Danilo Sulis è stato con altri un amico storico di Peppino Impastato, il giovane militante di sinistra che dai microfoni della sua emittente attaccava la mafia e per questo fu ucciso il 9 maggio 1978 con una bomba che doveva simulare un attentato sui binari della ferrovia Palermo-Trapani. Impastato esprimeva il suo impegno antimafia dai microfoni di Radio Aut. Per fare rinascere quella esperienza, raccontata anche dal cinema, Sulis ha fondato Radio 100 passi. Il segno della continuità è dato dal materiale raccolto nel libro: i testi del programma "Onda pazza", le locandine di eventi musicali e teatrali, le riunioni e i racconti ispirati alla tradizione del "cunto". La riproposizione di quella storia è legata da Sulis anche agli incontri con i ragazzi presso la radio, nelle scuole, a "Casa memoria" di Felicia Impastato madre di Peppino.
Ne viene fuori, scrive nella prefazione l'ex procuratore Gian Carlo Caselli, "una storia di entusiasmo, passione e ottimismo, nonostante i tanti ostacoli e le mille faticose esperienze affrontate". Una storia rievocata "con la sensazione, ancora oggi, di aver vissuto un sogno", quello di poter "cambiare la realtà di lì a poco".
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