Debutta in prima assoluta,
mercoledì 26 ottobre alle ore 21nella Sala Strehler del Teatro
Biondo di Palermo, Una verde vena di follia di Alessio Arena,
nella messa in scena diretta da Emanuela Giordano e interpretata
da Mascia Musy e Chiara Muscato.
L'adattamento, le scene, i costumi e le luci sono della stessa
Giordano, mentre Tommaso Di Giulio e Leonardo Ceccarelli sono
gli autori delle musiche originali.
Repliche fino al 6 novembre.
Lo spettacolo, tratto dal libro La vena verde (IQdB Edizioni) di
Alessio Arena è un canto d'amore e di alterità ispirato alle
lettere che Maria Antonietta Portulano, moglie di Luigi
Pirandello, scrisse al figlio Stefano dall'ospedale psichiatrico
dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
L'opera è ambientata nell'Italia dei primi annni ventesimo
secolo, quando le donne "eccentriche" o di "eccessivo ed
anarchico temperamento" venivano rinchiuse nelle case di cura.
La protagonista provoca e cerca conforto nell'infermiera/custode
che le sta accanto: sopporta gli sfoghi della donna, i suoi
improvvisi sbalzi di umore e i tentativi di fuga.
Nonostante gli scherzi crudeli, gli spaventi, la convivenza
forzata, le due donne instaurano una relazione di reciproca
comprensione: le loro vite si sovrappongono con accenti di
improvvisa ironia, per ritagliarsi quel lembo di felicità che
spetta ad ogni essere umano.
L'odiato e amatissimo marito, egli stesso vittima e carnefice
della donna, è continuamente evocato, svelato, sognato.
"Mettiamo in scena un destino femminile che ci cammina a fianco
- spiega la regista Emanuela Giordano - Siamo tutte figlie o
nipoti della protagonista, donna di "inopportuna" fierezza,
audace esploratrice di fantasie e verità scomode".
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