Bruciata a Palermo l'auto di
famiglia di una giornalista. Obiettivo dell'intimidazione, sulla
quale indaga la polizia, è Rossella Puccio, che collabora con
diverse testate.
La cronista era stata già aggredita, nel giorno di Ferragosto
del 2020, mentre riprendeva un intervento dei carabinieri sulla
spiaggia palermitana di Barcarello dove era stata allestita una
tendopoli abusiva. Numerose persone, comprese alcune donne,
avevano assalito la cronista e l'avevano colpita con calci e
pugni. Sette degli aggressori sono stati identificati e rinviati
a giudizio: il processo si celebrerà in tribunale. La
giornalista è assistita dall'avvocato Serena Romano, Ossigeno
per l'informazione ha sostenuto l'assistenza legale e l'Ordine
dei giornalisti di Sicilia si è costituito parte civile.
Circa dieci anni fa alla stessa auto ora bruciata erano state
tagliate le ruote.
La nuova intimidazione ha avuto come teatro un'area del
quartiere di Sferracavallo. Le immagini di un sistema di
videosorveglianza riprendono un uomo che si avvicina all'auto,
una Kia Picanto, sulla quale versa il contenuto di una bottiglia
e quindi innesca l'incendio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA