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Marina Rebeka, una "Norma" con mille sfaccettature al Massimo

Marina Rebeka, una "Norma" con mille sfaccettature al Massimo

Da domenica 16 aprile in scena il capolavoro di Bellini

PALERMO, 12 aprile 2023, 16:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Marina Rebeka è Norma, la donna prisma, dalle mille sfaccettature, al Teatro Massimo di Palermo da domenica 16 aprile. Il grande soprano, applaudita in tutto il mondo, definisce Norma come "un personaggio capolavoro". "E' sacerdotessa - spiega -, è madre, amica per la sua rivale Adalgisa, è amante del proconsole romano, Pollione, ma è anche una donna che comanda, una politica, ha responsabilità di governo, ma soprattutto è una madre".
    Vincenzo Bellini scrisse in meno di tre mesi il capolavoro che faceva commuovere, forse d'invidia, anche Richard Wagner, nel 1831 e oggi è certamente un punto di arrivo per tutti i grandi soprani. "Il silenzio che precede l'aria "Casta diva"- aggiunge Marina Rebeka- fa certamente tremare le vene ai polsi, tutti la conoscono, ricordano la versione della Callas, o ancor meglio di Monserrat Caballé. Ma il punto è che il soprano è scoperto, l'orchestra accenna solo all'inizio alla tonalità, poi canti da sola, tutto dipende da te. Bellini affida tutte le melodie ai cantanti, l'orchestra fa da sottofondo,e questo comporta molto controllo e molto studio".
    Il soprano, nata a Riga, è cresciuta in Italia, ha studiato al Conservatorio di Santa Cecilia e ha avuto un battesimo di carriera sorprendente, al Festival di Salisburgo, diretta da Riccardo Muti. Due anni fa ha inaugurato a Catania il Festival Bellini proprio con una splendida Norma per la regia di Davide Livermore. La Rebeka è una donna molto bella, ma quanto conta la bellezza nel teatro dell'Opera? "E' importante, ma non basta e non intendo dire che devi curare la voce, il timbro, la modulazione. Conta molto la personalità, l'empatia con il pubblico. Puoi essere brava ma se sei gelida, se non riesci a restituire le emozioni e i sentimenti, non puoi diventare una star".
    Lo spettacolo per la regia di Ugo Giacomazzi e Luigi Di Ganci è prodotto con l'Arena Sferisterio di Macerata. Dal podio dirigerà l'orchestra il maestro Lorenzo Passerini. I biglietti sono già esauriti, resta forse una possibilità per la prova generale, i cui ricavi sono destinati all'AIL. Ma la "prima" è visibile sulla Web TV del Teatro Massimo. In scena fino al 23 aprile.
   

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