Una piazza rinascimentale
trasformata per una sera in un palcoscenico sensoriale in cui il
cibo, la musica, i libri, sono gli ingredienti per una
esperienza fuori dal comune. Tutti sono protagonisti (gli chef,
le cantine, i musicisti, gli ospiti, scrittrici e scrittori) in
un evento che mette al primo piano il piacere declinato sui
cinque sensi. E' questo lo spirito di Sapori di notte tra cibo,
musica e cultura che si terrà domenica prossima, a partire dalle
18,30, in piazza San Giacomo a Galati Mamertino (Me).
La piazza che recupera il suo ruolo come luogo di confronto
ma anche di convivialità e tutti gli appuntamenti previsti hanno
questi obiettivi perché al piacere del palato associano il
racconto, la spiegazione non didascalica, provano a disegnare
una prospettiva. E la piazza torna a essere luogo di canti e
cunti con un omaggio a Rosa Balistreri, la cantautrice siciliana
che ha saputo raccontare, con un voce che resta indimenticabile,
la rabbia e il riscatto di questa nostra terra. Un omaggio in
due parti, potremmo dire: la prima con la presentazione del
libro La mia casa è un'isola scritto da Stefania Aphel Barzini;
la seconda, che si integra con la prima, con le canzoni di Rosa
affidate alla voce appassionata di Oriana Civile. Il tutto
all'ora dell'aperitivo affidato a quattro grandi vini siciliani.
Un aperitivo che fa da spartiacque con la seconda parte di
questa serata in cui il cibo ha il ruolo che gli è congeniale:
stare a tavola per nutrirsi ma anche per apprezzare (e godere)
piatti che stimolano i sensi, fanno riflettere, propongono
sapori antichi anche se reinterpretati e adeguati a una domanda
nuova e che si rinnova costantemente. Non uno show cooking ma un
confronto sui piatti con i ristoratori galatesi preceduto da un
dialogo con due chef che hanno saputo raccogliere lo spirito
dell'innovazione tenendosi ancorati alla tradizione gastronomica
siciliana e in particolare dei Nebrodi: da una parte Giacomino
Drago, stella della cucina italiana negli Stati Uniti e in
particolare a Los Angeles; dall'altra Gaia Campisi, chef
dell'Antica Filanda, seconda generazione di una scuola di cucina
che ha segnato lo sviluppo del settore in Sicilia ma non solo.
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