Al Teatro Massimo di Palermo lo
spettacolo incontra il più scottante tema sociale, "a preparar
l'avvenire", come direbbe il sovrintendente Marco Betta, che ama
ripetere che il teatro deve essere specchio della società in cui
viviamo. "Anna" è l'ultimo balletto di questa stagione e va in
scena sabato 30 settembre e in replica il primo ottobre.
L'argomento è tra i più attuali e sconvolgenti: la dipendenza
dalle droghe e la violenza sulle donne. Vincenzo Veneruso firma
la coreografia, sulle musiche del catanese Paolo Buonvino,
autore delle colonne sonore di molti film: "I Medici", "La
matassa", "Padre Pio", David di Donatello per "Caos calmo", e
molti altri. La storia in scena è vera, vissuta a Palermo da
Anna, nome di fantasia per crudeltà autentiche. La ragazza era
sul punto di sposare Luca, voleva una famiglia e dei figli, ma
non sapeva che Luca faceva uso di crac e di cocaina. Quando lo
scopre vuole aiutarlo, scatta il celebre "Io ti salverò", che
spesso mette le donne nei guai o a rischio della vita. Anna ha
attraversato il buio di quattro anni di tragedia fino a quando
non ha avuto un'ischemia che ancora tiene sotto controllo. "Allo
spettacolo - spiega Veneruso - abbiamo invitato i responsabili
dei centri antiviolenza che operano a Palermo. Le due
problematiche: droga e violenza sono purtroppo legate. Luca era
un bravo ragazzo fino a quando non è caduto nella rete della
tossicodipendenza. Anna ha perso tutto nel tentativo di salvare
Luca, il lavoro, la casa, la salute, i pochi soldi che
possedeva. Non è morta, ma ci è andata vicino. E la
prevaricazione, la violenza sia pure verbale e nei comportamenti
è dilagante, la troviamo nei posti di lavoro, tra i ragazzini, e
qualcosa bisogna pur fare".
Veneruso presentò il passo a due di "Anna" al G20, davanti ai
presidenti di molte nazioni, ma di soluzioni ne sono arrivate
poche o niente. Il corpo di ballo del Massimo, diretto da
Jean-Sébastien Colau, è fortemente impegnato a cominciare dai
due ruoli principali, Francesca Bellone e Michele Morelli, e poi
Alessandro Cascioli, Lucia Ermetto, Francesca Davoli. Lo
spettacolo si avvale anche di un video realizzato da Gery
Palazzotto con Antonio Di Giovanni e Davide Vallone.
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