/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Morto avvocato Costa, figlio del magistrato ucciso dalla mafia

Morto avvocato Costa, figlio del magistrato ucciso dalla mafia

Impunito l'omicidio del padre. Le sue battaglie per la giustizia

PALERMO, 01 febbraio 2024, 12:41

Redazione ANSA

ANSACheck

michele - RIPRODUZIONE RISERVATA

michele -     RIPRODUZIONE RISERVATA
michele - RIPRODUZIONE RISERVATA

   E' morto l'avvocato Michele Costa, 78 anni, figlio del procuratore della Repubblica di Palermo, Gaetano Costa, ucciso dalla mafia il 6 agosto 1980, un omicidio rimasto tutt'ora impunito. Michele Costa, nei 43 anni trascorsi dall'uccisione del padre, si è battuto in ogni modo per avere giustizia. Il magistrato, giunto a Palermo nel '78, pochi mesi prima di essere ucciso firmò di proprio pugno una cinquantina di ordini di custodia per altrettanti boss che altrimenti sarebbero stati rimessi in libertà per decorrenza dei termini di carcerazione. I suoi sostituti, con una sola eccezione, rifiutarono di apporre la loro firma sui provvedimenti.
    Con un senso sciasciano del diritto, l'avvocato Costa, attraverso una lunga attività pubblicistica, ha spesso contestato le "scorciatoie" della giustizia, a partire dal fenomeno del pentitismo, e invocato, sulla scia del padre, la necessità del garantismo. E del genitore ricordava l'intuizione che ebbe a partire dai primi anni Sessanta, da procuratore a Caltanissetta, di combattere la mafia investigando sui conti e sui patrimoni dei boss.
    Michele Costa lascia la moglie Ersilia e i figli Gaetano e Guido. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza