Il parco Libero Grassi ancora non
completato non è solo il luogo dove vengono trovati i resti
delle auto e delle moto rubate. Diversi cacciatori sono stati
sorpresi nel parco Libero Grassi mentre facevano allenare i
propri cani. A segnalare l'attività di bracconaggio nel parco
intitolato all'imprenditore, che fu ucciso dalla mafia perché si
rifiutò di pagare il pizzo, sono stati i residenti e i volontari
del gruppo Adorno.
Nel corso di alcuni sopralluoghi notturni sono stati individuati
numerosi richiami elettroacustici, il cui uso è vietato dalla
legge proprio per l'attività venatoria. Un riproduttore
elettronico che ripetutamente lancia, grazie a degli
amplificatori, il forte richiamo del piccolo uccello molto
ambito dai cacciatori, che in primavera, quando ogni forma di
caccia sarebbe vietata, migra lungo la costa settentrionale
della Sicilia.
I volontari sottolineano, inoltre, che per consentire l'accesso
alle autovetture dei bracconieri è stata realizzata una strada
sterrata che aggira il cancello, sempre chiuso, del parco. Su
quest'ultimo, alcuni abitanti esasperati dalla presenza dei
bracconieri, hanno pure affisso alcuni cartelli di divieto di
caccia. I volontari del gruppo Adorno chiedono che
l'amministrazione comunale intervenga con immediatezza per il
blocco della strada abusiva, con il ripristino della recinzione
e la rimozione di tutti i rifiuti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA