Si conclude oggi il lavoro
realizzato dell'artista Milu Correch per "Crucivia", progetto di
arte pubblica avviato lo scorso 10 luglio a Santa Croce Camerina
(Ragusa), sostenuto dall'amministrazione comunale nello stesso
solco che dal 2015, nel capoluogo ibleo, ha dato vita a 5
edizioni di "FestiWall" e poi a "Bitume" - industrial platform
of art - fino alle più recenti operazioni realizzate a Trapani e
a Comiso (Ragusa). Sui muri che in piazza degli Studi guardano
gli istituti scolastici "Psaumide di Camarina" e "Fabio Besta",
la muralista argentina ha voluto rivisitare il tempo storico ed
esistenziale della "città del sole", cristallizzato nella
memoria collettiva, nelle tracce lasciate dagli anziani, fra
tradizione orale e cronaca, immaginazione e vicende realmente
accadute, in un paese che è stato ed è ancora snodo cruciale del
Mediterraneo in fatto di contaminazione tra diverse culture.
Milu Correch ha voluto così omaggiare il cuore pulsante della
realtà camarinense: le persone che la abitano, il loro presente
e i loro ricordi. Ad ispirarla è stato anche un racconto inedito
dello scrittore Marco Steiner, realizzato per l'occasione e a
sua volta ispirato alle "truvature", le leggende plutoniche sui
tesori nascosti vincolati da incantesimo, diffuse sotto la
dominazione araba e tramandate oralmente dai contadini, spesso
confinate nell'ambito della credulità popolare ma a volte
connesse a precisi riferimenti storici. In questo caso, alla
vicenda di una bambina camarinense, tragicamente scomparsa nei
primi del '900: un fatto di cronaca dimenticato da molti e oggi
ritrovato nella reminiscenza e nel viso di una donna, la stessa
raffigurata dall'artista su uno dei due muri, in una sorta di
mappatura dell'anima urbana che vuole abbracciare tutta Santa
Croce. "Crucivia" verrà ufficialmente presentato al pubblico
domani, alle 10, in piazza degli Studi alla presenza del sindaco
Peppe Dimartino e del curatore dell'evento, Vincenzo Cascone.
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