"Questa è la sanità che mi piace.
Volevo rivolgermi a tutte quelle persone che per vari motivi
decidono di farsi operare al di fuori della propria regione e vi
assicuro, per esperienza personale, che qui c'è professionalità
e umanità". Così, in una lettera, Mimma Potestio, paziente
dell'unità operativa di ortopedia, che non tiene a celare la
propria identità, ha voluto ringraziare i medici che l'hanno
presa in cura.
"Dopo una settimana - scrive - sono tornata a casa. Non sono
stata in vacanza ma in ospedale al San Raffaele Giglio di Cefalù
per un intervento programmato al ginocchio.
Dopo una lunga quarantena, trovarsi sola in ospedale, senza
conforto "dei congiunti", lasciata all'ingresso e ripresa
nuovamente all'ingresso, all'atto delle dimissioni, non è stata
una passeggiata". "Voglio raccontare così la mia degenza -
continua la signora Potestio - dal profilo professionale e umano
partendo dal personale medico e "paramedico" dell'ortopedia dal
dottore Luciano Lucania, che mi ha operato, al dottore Filippo
Boniforti e con loro tutta l'equipe. Voglio ringraziare tutti:
Fabio, Carmela, Elisabeth, Giovanni, Federica, Francesco, tutti
dalla giovane anestesista Carla agli infermieri, al caposala gli
osa, ai fisioterapisti, vorrei citarli, non conosco i nomi. Loro
si sono rivolti sempre con parole di conforto. Mi sono sentita
coccolata. Hanno sostituito la mia famiglia alla grande. Sono
una paziente soddisfatta", conclude.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA