La Giornata Mondiale del Cuore è arrivata anche a Catania.
Stamattina in piazza Università ha avuto luogo la campagna di educazione alla salute, che punta a coinvolgere individui, famiglie, comunità e governi di tutto il mondo per la cura del proprio cuore.
Nel corso dell'evento, organizzato dal Ministero della salute,
si sono susseguiti incontri di sensibilizzazione sulle malattie
cardiovascolari dove è stata messa in risalto l'importanza
dell'attività fisica, l'alimentazione sana, i rischi del fumo e
l'abuso di sostanze alcoliche. All'evento, unica azienda
ospedaliera cittadina coinvolta, ha partecipato anche l'Arnas
Garibaldi con un proprio stand per l'effettuazione di esami
elettrocardiografici, controlli della glicemia, valutazioni dei
parametri vitali e bmi. Sono state impartite, inoltre, lezioni
di rianimazione cardiopolmonare e uso del defibrillatore alla
luce della recente legge che liberalizza l'uso del prezioso
strumento salva vita.
"La nostra azienda ospedaliera - ha detto il direttore generale
dell'Arnas Garibaldi Fabrizio De Nicola - non poteva esimersi di
essere presente in quanto è nostro dovere occuparsi di salute
sotto due aspetti diversi: da una parte le cure, dove peraltro
stiamo investendo molte risorse; mentre dall'altra la
prevenzione, la cui cultura va diffusa capillarmente tra i
cittadini, partendo soprattutto dai giovani".
Marcello Segre,pPresidente dell'Associazione Italiana Cuore e
Rianimazione Lorenzo Greco Onlus, ha detto: Grazie alla
disponibilità della famiglia Barresi, il Progetto Vita Sicilia
dopo alcuni interventi a Palermo porta la sua esperienza e la
sua mission a Catania realizzando un evento unico per la città.
Il Cuore di Raffale ETS diventerà un nuovo esempio virtuoso di
impegno verso la salute dei cittadini e la diffusione della
cultura della defibrillazione precoce partendo dalle nuove
generazioni".
Alla presentazione dello stand del Garibaldi erano presenti
l'assessore alla salute del Comune di Catania Giuseppe
Arcidiacono, la responsabile provinciale del 118 Isabella
Bartoli e il Commissario per l'emergenza Covid Pino Liberti.
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