In occasione della giornata di
commemorazione dei defunti, l'Enpam (Ente di previdenza dei
medici e degli odontoiatri) invita il Parlamento ad "atti
concreti per mantenere viva la memoria di tutti i medici che
sono caduti lottando contro il Covid-19", e in particolare
spinge per "l'approvazione di un giusto ristoro per i familiari
dei 'camici bianchi' che, non avendo un contratto di dipendenza,
sono finora rimasti esclusi dagli indennizzi di stato". Lo si
legge in una nota della Cassa professionale. "Medici di
famiglia, pediatri di libera scelta, specialisti convenzionati e
liberi professionisti hanno combattuto contro il virus sin
dall'inizio, troppo spesso a mani nude, e hanno pagato con la
loro vita l'impegno per la salute dei pazienti e della
collettività svolto anche se mancavano i dispositivi di
protezione. In questa occasione - afferma il presidente
dell'Enpam Alberto Oliveti - di commemorazione, ci auguriamo che
possa progredire l'iter parlamentare del disegno di legge 2350
sul giusto ristoro che ci permetterebbe di dare un indennizzo
alle famiglie dei medici caduti a seguito del Covid e che sono
finora rimaste escluse da risarcimenti. Speriamo, inoltre, che
tutti i familiari possano essere inclusi". Il testo è
trasversale, presentato a firma dei senatori Maria Cristina
Cantù, Tommaso Nannicini, Sergio Puglia, Paola Binetti,
Francesco Zaffini, Vasco Errani, Annamaria Parente, appartenenti
rispettivamente ai gruppi Lega, Partito democratico, Movimento 5
stelle, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Articolo uno-Leu e
Italia viva. La scorsa settimana il ddl è stato assegnato
all'esame della Commissione Igiene e Sanità del Senato. La
norma, si chiude la nota, "affiderebbe all'Enpam l'onere di
versare un risarcimento alle famiglie dei medici caduti per
Covid-19 e una pensione speciale agli invalidi, da finanziare
con le tasse pagate sui rendimenti patrimoniali dell'Ente di
previdenza".
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