"Dopo più di quattro mesi dalla
nomina in Consiglio dei ministri dell'onorevole Mario Pepe al
vertice della Covip (Commissione di vigilanza sui fondi
pensione) ancora tutto è fermo: abbiamo segnalato con
un'interrogazione l'8 gennaio scorso al ministro del Lavoro
Marina Calderone l'inadeguatezza del profilo di Pepe alla guida
di una Commissione che si occupa della vigilanza sui fondi
pensione. Un curriculum vuoto, che la stessa Calderone ha fatto
fatica a difendere, arrampicandosi ripetutamente sugli specchi.
Se, dopo tanto tempo, la Covip resta ancora senza vertice e in
regime di prorogatio, significa che avevamo colto nel segno".
Così il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera,
Arturo Scotto, dopo le parole di questa mattina della presidente
facente funzioni della Covip, Francesca Balzani che, nella
Bicamerale sulle gestioni previdenziali ha detto, rispondendo
alla deputata di FdI Daniela Dondi, "aspettiamo anche noi che
venga chiusa la procedura di nomina" di Pepe.
"Evidentemente - prosegue il parlamentare del Pd - si è aperto
qualche problema nel governo. E non sanno come uscire
dall'imbarazzo. Diano subito una spiegazione al Paese perché
parliamo di un organismo che deve vigilare su una montagna di
miliardi. I soldi dei lavoratori non possono essere oggetto di
operazioni di lottizzazione così spudorate", chiude Scotto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA