"Sono felicissimo, un terrone in
meno da mantenere". Così un operaio 40enne di Settimo Torinese
ha commentato su un falso profilo Facebook la morte di un
17enne, Stefano Pulvirenti, in un incidente stradale nel
Siracusano. L'uomo, al quale è stato sequestrato il computer, è
stato identificato dal Nucleo investigativo telematico (Nit) e
denunciato dalla Procura di Siracusa per diffamazione aggravata
da finalità di odio razziale. Dopo il tragico incidente l'uomo
aveva postato frasi come "quando vedo queste immagini e so che
nella bara c'è un terrone ignorante, godo tantissimo" o
"Buonasera terroni merdosi. Non è morto nessun altro di voi
oggi?". Una vicenda che il procuratore Francesco Paolo Giordano
e il sostituto Antonio Nicastro, titolari dell'inchiesta, hanno
definito "disumana", spiegando che "fra le varie forme di
povertà, la povertà morale è quella che rischia di mettere a
maggiore rischio la dimensione umana".
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