La "Casa Memoria Peppino e Felicia
Impastato" di Cinisi, nel Palermitano, dove viveva il militante
di Democrazia proletaria ucciso il 9 maggio '78, sarà messa
all'asta il prossimo 8 febbraio. Lo scrive il Giornale di
Sicilia. L'abitazione di corso Umberto I 220, simbolo
dell'antimafia, era stata già pignorata tre anni fa e su di
essa grava un debito di oltre 130 mila euro, contratto dal
fratello di Impastato, Giovanni, nei confronti dell'attore e
cabarettista Dario Veca. Insieme alla casa saranno mesi all'asta
altri sette lotti e tra questi anche l'attuale abitazione di
Giovanni Impastato.
Veca nel 2000 aveva firmato con Impastato un preliminare per
l'acquisto di un immobile vicino alla vecchia stazione di
Cinisi, versando 420 milioni di lire, l'intero valore
dell'appartamento. "Lo consideravo un amico. Grazie alle sue
conoscenze mi aveva promesso di darmi una mano per ottenere
qualche parte nel mondo del cinema", spiega Veca che ha recitato
nel film "I cento passi". Il rogito notarile venne rinviato per
sette anni fino a quando "Giovanni mi comunicò che la casa era
coperta da un'ipoteca - racconta Veca - e che quindi mi avrebbe
rimborsato l'intera somma. Mi ha restituito solo 79 mila euro, e
poi mi ha consegnato alcuni assegni che sono tornati indietro".
Così Veca chiede a Giovanni di cedergli un suo bene per chiudere
la vicenda, "lui, invece, avrebbe voluto darmi 250 o 300 euro al
mese ma solo quando ne avrebbe avuto la possibilità. Il debito
si sarebbe estinto in almeno 45 anni. Non ho nulla contro la
Casa Memoria, a me interessa recuperare quanto mi spetta".
Veca ha scritto una mail al presidente dell'Antimafia
regionale, Antonello Cracolici, chiedendo se "può una tale
persona andare nelle scuole e parlare ai ragazzini di legalità e
antimafia". Giovanni Impastato replica così: "E' una storia
vecchia, i giudici verificheranno. Non ho altro da dire".
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