E' in corso in Procura a Venezia
il secondo interrogatorio dell'ex assessore alla Mobilità del
Comune di Venezia, arrestato con l'ipotesi di reato di
corruzione.
Boraso, dopo aver studiato le carte con il proprio legale
Umberto Pauro, era stato sentito per la prima volta lunedì
scorso ed è probabile che un nuovo interrogatorio si tenga la
prossima settimana.
Boraso è arrivato dal carcere di Padova dove è ristretto,
unico indagato in carcere (il secondo è tornato in libertà), ed
è chiamato a rispondere di 12 atti corruttivi relativi a
destinazioni d'uso di aeree commerciali, un parcheggio a ridosso
dell'aeroporto di Venezia, trattative immobiliari di vario
genere. Operazioni per le quali si sarebbe appoggiato a società
immobiliari da lui controllate facendo favori in cambio di
mazzette.
Nella vicenda entra anche la vendita di Palazzo Papadopoli a
Venezia al magnate orientale Ching Chiat Kwong (indagato) con
base d'asta progressivamente ribassata che sarebbe stata
prodromica all'acquisto, da parte dell'imprenditore, dell'area
dei Pili di proprietà del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro
anch'egli indagato.
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