Durante una perquisizione nella
sezione dove è ristretto nel carcere di Modena, un detenuto
marocchino di 32 anni avrebbe subito un pestaggio in cella da
parte di agenti di polizia penitenziaria. Il marocchino si
sarebbe detto in grado di riconoscere almeno due degli agenti: è
stato lui stesso, che non parla bene italiano, a dire al Garante
regionale per i detenuti Roberto Cavalieri di voler presentare
denuncia alla Procura di Modena. Il suo difensore, l'avvocato
Luca Sebastiani, ha chiesto formalmente al Garante di
assicurarsi che il 32enne venga portato il prima possibile in un
altro carcere per ragioni di incompatibilità e di assicurarsi
della sua incolumità.
Secondo quanto si apprende, il detenuto ha riferito che gli
era stato chiesto di alzarsi e uscire dalla cella per la
perquisizione, ma avrebbe detto di non riuscire a farlo perché
si sentiva male e di voler essere portato in infermeria. A quel
punto, secondo la sua versione, sarebbe stato scaraventato a
terra e picchiato da quattro o cinque agenti, portato di peso
fino ad un corridoio e lasciato a terra, dove ritiene ci fossero
telecamere. Solo successivamente, quando si è visto che non
riusciva ad alzarsi, è stato messo su una sedia a rotelle e
portato in infermeria, dove però sarebbe stato visitato
sommariamente e, nonostante i forti dolori e una sua richiesta
in tal senso, non è stato portato in ospedale.
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