Nuovo terremoto politico a Taranto
dove il Consiglio comunale va verso lo scioglimento anticipato.
E' in corso infatti la consegna contestuale delle firme di
almeno 17 consiglieri (su 32) che provocherebbe la caduta del
sindaco Melucci. Questa mattina per primi si sono presentati i
consiglieri di opposizione, poi si sono aggiunti alcuni
consiglieri di maggioranza. Dopo un passaggio dal notaio i
firmatari si sono recati negli uffici comunali decentrati per
perfezionare il procedimento.
Un anno fa ci fu un'altra raccolta firme per determinare lo
scioglimento, ma non arrivarono a 17 perché il consigliere
comunale Luigi Abbate, all'epoca all'opposizione, non aderì
all'iniziativa. In seguito è passato in maggioranza ed è
diventato presidente del Consiglio comunale.
Melucci è al suo secondo mandato. Fu eletto la prima volta a
giugno 2017 e nel novembre 2021 fu sfiduciato con una raccolta
di firme che causò lo scioglimento anticipato e l'arrivo di un
commissario. E' stato rieletto nel giugno 2022 in quota Pd,
sostenuto da un'alleanza di centrosinistra. Poi la maggioranza è
mutata in seguito alla decisione del primo cittadino di
allargare la maggioranza a Italia Viva e gli altri ex alleati
sono passati all'opposizione. Una nuova crisi politica ha
determinato la nuova raccolta firme che dovrebbe potare allo
scioglimento anticipato con nuove elezioni tra qualche mese.
"L'eredità che lasciamo dopo quello che sta accadendo - ha
detto Melucci a margine dell'inaugurazione della Tangenziale Sud
- e i fatti che abbiamo dimostrato in questi anni, compresa
questa opera, credo sia la migliore risposta ai cittadini.
Auguro a questa città ogni fortuna, bisogna fare un po' di
attenzione a selezionare la classe dirigente".
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