"La memoria del Covid si trasforma
in forza che questo territorio ha saputo e sa esprimere. Va
riconosciuto innanzitutto il valore del personale sanitario e
della ricerca scientifica. Oggi è un giorno speciale anche
perché diamo protagonismo ai giovani che più di altri soffrirono
il distacco da scuola e relazioni". Lo ha detto il sindaco di
Bergamo, Elena Carnevali, partecipando questa mattina alle
celebrazioni per la Giornata nazionale in memoria delle Vittime
dell'epidemia di Coronavirus.
Dopo la lettura di una preghiera di Ernesto Olivero che
campeggia sulla stele fuori dalla chiesa di Ognissanti e la
deposizione di una corona di fiori da parte della sindaca di
Bergamo, Elena Carnevali, le principali istituzioni si sono
trasferite all'interno del tempio per ascoltare la riflessione
del vescovo, monsignor Francesco Beschi, che cinque anni fa come
oggi benediceva al cimitero le bare, in fila sui camion
militari. "Il segreto della vita è la comunione - ha detto -: è
la comunione, in tutte le sue declinazioni, che l'umanità
attende e di cui ha bisogno oggi più di ieri dentro le
contraddizioni che viviamo. La comunione che c'è stata anche in
quei giorni in cui chiese e piazze erano vuote".
"Oggi è un giorno di cordoglio anche per chi si è prodigato
rimanendo sul campo: medici ospedalieri, infermieri, forze
dell'ordine - ha ricordato ancora la sindaca Carnevali nel suo
discorso al 'Bosco della memoria' -. I medici di famiglia, il
presidio sanitario più vicino, subirono sulla propria pelle la
carenza di strumenti di protezione. Tante persone esemplari e
speciali che con le loro azioni quotidiane hanno donato la loro
vita in quei mesi di indescrivibile sofferenza e spaesamento per
quel male fino ad allora sconosciuto e che sembrava
invincibile".
Alle cerimonie è intervenuto anche il ministro per le
Disabilità, Alessandra Locatelli. "Il mio pensiero oggi va ai
familiari delle vittime, ma anche a tutti coloro che si sono
battuti con coraggio e sacrificio per salvare vite. Quasi ogni
bergamasco ha perduto qualcuno, ma seppur immerso nel dolore e
nella paura di un virus sconosciuto, ha saputo lottare e
aiutare. Grazie".
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