Spuntano una telefonata all'interno della scuola di musica Ludovico Tomaso da Victoria dalla cabina telefonica dell'istituto; la spiegazione di Emanuela 'ho un appuntamento' e infine l'immagine dell'ultimo ricordo di lei, "l'ho vista sola su corso Rinascimento sul marciapiede dal lato di piazza Sant'Agostino", dalla testimonianza di Sabrina Calitti, allieva anche lei come Emanuela Orlandi della scuola di musica 'Tommaso Ludovico da Victoria'. Calitti la settimana scorsa, all'ultimo, aveva dato forfait alla Commissione di inchiesta bicamerale sulle scomparse di Mirella Gregori e di Emanuela Orlandi.
Riconvocata, oggi, accompagnata da un avvocato, si è finalmente presentata a palazzo San Macuto e ha reso dichiarazioni con particolari inediti. Alla stesso tempo, diversi commissari, al termine di oltre tre ore di domande, si sono detti insoddisfatti per una testimonianza in diversi passaggi in contraddizione con quanto dichiarato dalla donna a verbale, quando fu ascoltata dalla Squadra mobile di Roma il 29 luglio del 1983. .
Ecco dunque la sua ricostruzione del pomeriggio del 22 giugno 1983, il giorno in cui Emanuela Orlandi ha fatto perdere le tracce di sé fino ad oggi. "Come scuola stavamo preparando il concerto per l'auditorium della Conciliazione - ha iniziato - avevamo le prove, noi allievi avevamo il divieto di usare l'ascensore, io ero in ritardo, salendo le scale mi sono accorta che c'era qualcuno dietro di me, era lei, Emanuela, anche lei era in ritardo. Su quel piano c'era una cabina telefonica, lei si è fermata e mi ha detto, tu vai, devo fare una telefonata". .
"Di solito eravamo molto ligie agli orari - ha ricordato -, lei mi ha detto, io devo andare via perché ho un appuntamento, è l'ultima cosa che ho sentito dalla sua voce. Ma non mi ha detto nulla su con chi doveva andare, eravamo solo delle ragazzine di 14 anni. Poi lei si è alzata e se n'è andata".
"Finite le prove - ha quindi ricostruito Calitti - siamo uscite per andare a casa, io andavo per piazza Navona per prendere l'autobus su Corso Vittorio, attraversando la strada, non ero sola eravamo un gruppettino, ho visto Emanuela sul marciapiede, tanto che ho fatto la battuta, 'aveva tanta fretta e ancora sta là', era alla fermata su corso Rinascimento".
Quindi un lungo scambio con i commissari per ricostruire il punto in cui la donna ha l'ultima immagine di Emanuela: su Corso Rinascimento dal lato di piazza Sant'Agostino. La ricostruzione di oggi non combacia tuttavia con quanto dichiarato precedentemente da Laura Casagrande, altra allieva della scuola, che secondo Calitti "aveva anche lei una conoscenza superificiale con Emanuela". Calitti, circa un anno fa, è stata ascoltata anche dalla procura di Roma che ha una inchiesta aperta sul caso. In serata, da fonti vicine alla Commissione, si apprende che l'audizione della donna lascia un grande punto interrogativo poichè "rispetto alle sue dichiarazioni a verbale di 42 anni fa colloca la presenza di Emanuela in attesa e da sola in un diverso punto". In passato aveva detto di averla vista l'ultima volta sulle scale della scuola di musica. Si tratta di "una novità importante" che però impone anche l'interrogativo se Calitti avevesse mentito allora, come sollevato anche nel corso dell'audizione. "Per allontanare oggi le ipotesi sulle ultime persone viste in compagnia di Emanuela o per dare uno spunto utile alle indagini?", ci si chiede. Su questi interrogativi la Commissione intende svolgere un approfondimento che si ritene fondamentale ai fini dell'indagine.
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