La senatrice a vita Liliana Segre
ha ricevuto la tessera d'onore della Anei, l'associazione degli
internati nei lager nazisti, un riconoscimento in cui è stato
ricordato anche suo marito Alfredo Belli Paci, Internato
Militare Italiano in sette lager nazisti. La senatrice ha
raccontato il loro incontro e l'amore che li ha legati per molti
anni fino alla sua morte 17 anni fa. "Eravamo al mare quando ci
siamo conosciuti - ha spiegato -, ero in costume e lui vide
subito il mio numero tatuato sul braccio e disse 'so cosa è',
per me era il mio nome in realtà quello ma la gente si stupiva
perché non usavano i tatuaggi allora e io ero segnata a vita.
Tra noi fu innamoramento immediato".
"Mio marito mi amò per quella che ero - ha raccontato la
senatrice -, con tutte le mie mancanze e tenne così tanto
presente sempre questo" cioè che lei era tornata dal campo di
sterminio e non aveva quasi più nessuno ad aspettarla a casa
mentre lui ha ritrovato i genitori e la famiglia, "fu amore, fu
vita e fu casa".
Negli anni "abbiamo parlato di tutto quello che c'era nelle
nostre vite precedenti e tutti e due avevamo la sensazione
dell'impossibilità di parlarne con la gente - ha detto ancora -,
nessuno aveva voglia di ascoltarci, eravamo dei personaggi
deludenti, da dimenticare, eravamo strani. Tra noi non eravamo
deludenti e strani e l'amore ci ha permesso di essere noi
stessi, come ognuno di noi era stato quando era prigioniero".
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