Ammonta a 34 milioni e 500 mila euro
il quadro economico dei danni, basato su stime "ancora
parziali", seguiti agli "eventi calamitosi" legati al maltempo
del 16 e 17 aprile scorsi in Valle d'Aosta. Lo comunica la
presidenza della Regione, dopo aver formalizzato la richiesta di
decretazione dello stato di emergenza al governo nazionale.
L'intenzione di presentare l'istanza era stata anticipata dallo
stesso presidente Renzo Testolin in Consiglio regionale lo
scorso 17 aprile - quando aveva emesso il decreto di calamità
sull'intero territorio regionale, ai sensi della legge regionale
di protezione civile - e, in via informale, durante un colloquio
con il capo dipartimento della Protezione civile, Fabio
Ciciliano.
La stima è ancora parziale dato che "andranno ancora valutate
tutte le situazioni alle quote più elevate, dove l'abbondante
manto nevoso ancora presente e i numerosi eventi valanghivi non
permettono ancora di fare le dovute valutazioni". Dei 34
milioni e 500 mila euro di danni stimati, una parte - 15 milioni
e 600 mila euro - sono per i "soli primi interventi emergenziali
e di somma urgenza (circa 200 interventi in 52 comuni)".
La richiesta è integrata "da una prima valutazione delle
necessità d'intervento su tutto il territorio con oltre 400
interventi, distribuiti su 62 dei 74 comuni della Regione".
Inoltre è accompagnata da un "dettagliato rapporto, curato dalla
protezione civile regionale, che analizza gli aspetti
meteorologici di quanto avvenuto, oltre a riportare una sintesi
dei numerosi dissesti censiti".
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