Tre uomini saranno processati
davanti alla corte di assise di Grosseto per la rapina,
l'uccisione e l'occultamento del cadavere del corriere argentino
Nicolas Matias Del Rio, 40 anni, che il 22 maggio 2024 scomparve
con un carico di borse Gucci da 500.000 euro nella zona
dell'Amiata e poi fu trovato strangolato e gettato in fondo a un
pozzo il 26 giugno successivo nello stesso comprensorio. I tre
rinvii a giudizio sono stati decisi dal giudice dell'udienza
preliminare di Grosseto. Prima udienza il prossimo 9 luglio.
Saranno processati Emre Kaja, turco, 29 anni; Klodjan Gjoni,
albanese, 34 anni; Ozgur Bozkurt, 44 anni, anche lui della
Turchia. I loro avvocati difensori all'inizio dell'udienza
preliminare hanno chiesto, invano, che i tre imputati fossero
giudicati in rito abbreviato. Ma la richiesta è stata dichiarata
inammissibile (la procura si è opposta) perché, così è stato
motivato, non è possibile giudicare con l'abbreviato un reato -
l'omicidio volontario - che prevede l'ergastolo. I tre, infatti,
vanno a processo per rapina, incendio doloso, omicidio
volontario e occultamento di cadavere.
Presidente della corte di assise sarà Sergio Compagnucci,
giudice a latere Agnieszka Karpinska. Secondo la ricostruzione
delle indagini pare che Gjoni avesse attirato Del Rio in
un'imboscata, con Bozkurt e Kaja, nel paese di Santa Fiora. In
una piazzola defilata Del Rio venne rapinato delle borse di
Gucci che trasportava, rapito e portato in località Case
Sallustri, vicino ad Arcidosso, dove venne prima nascosto in
soffitta e poi ucciso. Da quello che è stato ricostruito dai
carabinieri, il corriere fu prima soffocato con un sacco di
stoffa e poi con un sacchetto di plastica. La morte fu causata
da strangolamento. Dopo averlo ucciso il suo corpo fu avvolto in
un lenzuolo e gettato nel pozzo della villa dove i banditi si
erano rifugiati e di cui loro stessi avevano la disponibilità.
Grazie a video e intercettazioni, gli investigatori dell'Arma
dei carabinieri, coordinati dai pm inquirenti Lazzarini e De
Marco, concentrarono le loro attenzioni su Gjoni, Bozgurt e
Kaja. I tre vennero arrestati dopo il ritrovamento del cadavere.
La sparizione improvvisa di Nicolas Matias del Rio,
residente ad Abbadia San Salvatore (Siena) con la famiglia,
corriere per aziende del posto, era culminata in una denuncia di
scomparsa da parte del padre. L'argentino lasciò la moglie e un
figlio piccolo. Ignaro il titolare della ditta per cui lavorava,
anche lui di origine argentina.
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