''Una tra i massimi esponenti della nostra pittura e anche una pioniera in tutto, nell'arte come nel sostenere la libertà della donna''. Così se n'è andata Carla Accardi, la maestra dell'astrattismo italiano, fondatrice del gruppo Forma 1, scomparsa domenica a Roma all'età di 89 anni, salutata da una raccolta ma sentita cerimonia laica in Campidoglio, tra la commozione di colleghi e amici e uno stuolo di fiori dai colori vivaci come erano tante delle sue opere.
''Mai avrei pensato potesse scomparire'', dice la figlia Angelica, nata dall'amore con il maestro Antonio Sanfilippo.
''Fino all'ultimo mia madre ha dedicato la sua vita all'arte - dice - Anche da bambina, la vedevo così assorta insieme a mio padre che cercavo di essere silenziosa, perché capivo che non era un gioco, ma qualcosa di estremamente importante''. A ricordare quei suoi ''grandi occhi in un volto minuto'' e poi, nel '46, l'arrivo a Roma da Trapani, dove era nata il 24 ottobre 1924 , la casa-studio in via del Babuino, il gruppo Forma 1 che la Accardi fondò con Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Perilli, Turcato e lo stesso Sanfilippo, la sua lotta femminista e poi le molte opere (dai primi Rotoli in sicofoil alla Triplice tenda, e poi, via via, le pitture, le ceramiche, le installazioni, i pavimenti) oggi esposte in tutto il mondo, è l'Assessore alla cultura del Comune di Roma, Flavia Barca.
''Carla Accardi - dice - era una donna che ha saputo raccontare nell'arte e con l'arte le grandi trasformazioni degli ultimi 60 anni''. Ma anche, aggiunge il direttore del Museo di Amsterdam , Lorenzo Benedetti, ''un'artista che non ha mai avuto paura di tenersi lì, sul filo fragile del contemporaneo'', offrendo, aggiunge la presidente della Fondazione Athena Arte, Giuliana Setari, ''alle generazioni più giovani l'esempio di cosa sia l'arte''. A porgere il loro ultimo saluto, anche il poeta Valentino Zeichen, Giuseppe Appella, Simona Marchini e il sindaco di Trapani, Vito Damiano. ''Sono tanti i talenti che lasciano la nostra terra - dice - La città invece vorrebbe riappropriarsi della sua concittadina. In suo onore realizzeremo una serie di iniziative, in modo che anche i suoi nipoti possano tornare nella sua città natale, che forse non hanno mai visto''.
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