Di Francesco Gallo
Indominus Rex, mostro geneticamente modificato di Jurassic World, in sala oggi in 750 copie distribuite da Universal, è senz'altro più terribile di quelli creati da Goya e dal suo sonno della ragione. È un dinosauro -mostro ancora più cattivo perché nasce dal desiderio di profitto. È imprevedibile, senza controllo, e ha un solo desiderio: uccidere. È lui il vero protagonista di questo quarto appuntamento con la saga di Jurassic Park, lui il drago da sconfiggere con cui si dovranno confrontare su tutti Owen Grady (Chris Pratt) e Claire Dearing (Bryce Dallas Howard).
Al ritmo infernale di questi animali della preistoria, e non senza ironia, si svolgono le vicende di questa storia ventidue anni dopo gli eventi di Jurassic Park. Ora Isla Nublar è un mega parco di dinosauri completamente nuovo che attrae milioni di entusiasti turisti. È diventato insomma il Jurassic World tanto desiderato dello scomparso magnate John Hammond, costruito sui resti del parco originale che non aveva mai visto la luce. Nuova gestione, quella della Masrani Corporation e nuovo staff con Owen Grady (Pratt, miracolato dopo Guardiani della Galassia) ex militare, che svolge ricerche su quattro agili Velociraptor: Blue, Charlie, Delta ed Echo. Ma un problema in questo parco c'è ed è grosso. Il pubblico diminuisce, di anno in anno, dopo l'affluenza record dei primi tempi. E così, per la legge del profitto, la responsabile delle operazioni del parco, la bella e pragmatica, Claire Dearing e il genetista capo Henry Wu decidono di creare un nuovo dinosauro usando tecniche di ingegneria genetica, combinando i DNA di diverse specie, e di chiamarlo Indominus Rex. Uno sbaglio perché il bestione pieno di denti (la cosa che affascina di più gli utenti del parco) cresciuto in cattività e dotato di un'intelligenza umana ha solo una grande voglia di sbranare tutto ciò che incontra. Così, poco prima che venga presentato al pubblico, il super dinosauro fugge dal suo paddock e scatena il caos.
E in questo caos non mancano due esuberanti ragazzini in pericolo. Ovvero i nipoti di Claire, Zach e Gray, che vengono coinvolti dalla furia dell'animale. Toccherà ad Owen cercare di fermare l'Indominus Rex e aiutare Claire a ritrovare i nipoti dispersi nel parco. Oltre alla ricostruzione perfetta e agli effetti speciali, che si avvantaggiano di 22 anni di nuovi progressi e di un software che smussa gli scatti dovuti all'animazione, il film diretto da Colin Trevorrow sui personaggi creati da Michael Crichton, ha solo sullo sfondo questa massa di turisti entusiasti con voglia di un avventura senza rischi, foto e gadget, e al centro, invece, mostri come il Mosasauro (orca protostorica), il Triceratopo, il pacifico Brontosauro e ovviamente il feroce Tyrannosaurus Rex. Steven Spielberg con questo film, di cui si parla già per un sequel, torna nei panni di produttore esecutivo. Sua ovviamente la scelta del regista, quel Trevvorow che lo aveva colpito in Safety Not Guaranteed. Nel cast anche Omar Sy, Irrfan Khan e Vincent D'Onofrio. Sul fronte didattico, dal film, arriva anche un'indicazione: "attenti ai polli". Sono diretti discendenti dei dinosauri come d'altronde tutti gli uccelli.
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