TORRE DEL LAGO (LUCCA) - Vittorio Sgarbi attacca ancora sulla Bohème ambientata nel '68 che ha debuttato al Festival Pucciniano di Torre del Lago accusando la regia di fare un uso politico dell'opera. La Fondazione annuncia di voler licenziare il direttore d'orchestra dalle prossime tre recite in cartellone. E lui, la 'bacchetta' che è salita sul podio con gli occhi bendati, spiega che, pur avendo dissentito con questa performance, ha rispettato gli impegni contrattuali. A Torre del Lago la polemica è a tutto campo.
"Ho detto io ad Alberto Veronesi di dirigere bendato la Boheme al festival Pucciniano, è un'idea mia e lui ha fatto bene a seguirla" ha rivelato Vittorio Sgarbi, che in un comunicato ribadisce che in questa produzione "il problema della regia non è un problema estetico, ma un problema politico" cioè "l'uso e l'abuso da parte del regista Christophe Gayral di un incarico avuto dal Festival Pucciniano per dichiarare con la regia le sue intenzioni politiche e socio psicologiche". "La sua - afferma Sgarbi - è una regia o un comizio? E la regia della Bohème dev'essere lo strumento per criticare il governo e le istituzioni che finanziano il Festival e le celebrazioni Pucciniane? Per il '68 io attendo altra musica, non quella di Puccini che dovrebbe essere lasciato in pace".
In giornata la Fondazione Festival Pucciniano al termine di riunioni accese e consulti anche legali a tempo di record ha diffuso una nota in cui si "si riserva di adottare ogni iniziativa a tutela del proprio pubblico, dei propri lavoratori e per evitare a Veronesi il disagio di dirigere le prossime rappresentazioni". E' l'annuncio di una molto probabile interruzione del rapporto.
Sulla carta Veronesi ha un contratto per tutte le quattro recite di Bohème al festival; oltre all'esordio, sono in cartellone altre date il 29 luglio e il 10 e 25 agosto. Il suo è "un gesto da condannare - sottolinea la Fondazione - soprattutto perché irrispettoso nei confronti di quanti hanno lavorato con passione e professionalità per realizzare lo spettacolo".
Veronesi però spiega all'ANSA di aver diretto "la Bohème per rispettare gli impegni contrattuali", nel contratto col Festival, dice, "non c'è scritto da nessuna parte che non potessi dirigere bendato, quindi ho preso questa decisione" anche perché "se non avessi diretto avrei creato problemi per una sostituzione e poi perché ho sempre mantenuto gli impegni contrattuali e l'ho fatto anche stavolta".
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