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Cipolletta, 'una politica industriale per la cultura'

Cipolletta, 'una politica industriale per la cultura'

L'economista eletto presidente dell'Aie, succede a Levi

MILANO, 28 settembre 2023, 18:51

Gioia Giudici

ANSACheck

Innocenzo Cipolletta eletto nuovo presidente Aie - RIPRODUZIONE RISERVATA

Innocenzo Cipolletta eletto nuovo presidente Aie - RIPRODUZIONE RISERVATA
Innocenzo Cipolletta eletto nuovo presidente Aie - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Serve una politica industriale per la cultura e questo non è un ossimoro". Questo, nelle parole dello stesso Innocenzo Cipolletta, il suo obiettivo come presidente dell'Associazione Italiana Editori. Cipolletta, che è membro del CdA della casa editrice Laterza e presidente di Confindustria Cultura Italia, succede a Ricardo Franco Levi, a capo dell'associazione per sei anni, e guiderà l'Aie per il prossimo biennio, come deciso dall'assemblea degli editori, che lo ha eletto - senza troppe sorprese rispetto alla vigilia - oggi a Milano. L'economista era stato infatti indicato come candidato lo scorso 14 settembre dal Consiglio Generale dell'Aie, riunito a Milano. La crescita del livello culturale e degli indici di lettura degli italiani saranno al centro del mandato di Cipolletta, come spiegato subito dopo l'elezione: "Gli obiettivi sono diffondere e difendere la cultura del nostro paese, alzare il livello della cultura investendo nella cultura e nella scuola, tendendo presente che il mondo degli editori è un mondo di imprese che sono nel mercato, ma che tutte quante insieme portano avanti un progetto di cultura per il paese, quindi ci sarà una forte attenzione alla capacità di queste imprese di rafforzarsi ed essere competitive sul mercato italiano e internazionale".
    "L'obiettivo - ha chiarito - è avere un sistema Italia con un livello di cultura e scolarizzazione più elevato, avviando una politica industriale per la cultura che, avendo per obiettivo l'aumento della cultura, lo raggiunga tramite il rafforzamento del sistema editoriale che ne costituisce la base. Per questo mi auguro di avere presto un incontro al ministero della Cultura ma anche al ministero delle attività economiche". Per una politica industriale della cultura, per Cipolletta è importante "mettere a sistema misure come la carta della cultura e del merito, che parte da gennaio, ed è nostro interesse che tutta l'area dei giovani sia rappresentata. Bisogna poi estendere alle università le attenzioni rivolte al mondo della scuola". Per questo "proseguiremo incessantemente il dialogo con il governo, azione in cui sarà fondamentale la capacità di coesione dell'intera filiera del libro, dagli editori alle librerie, dagli autori alle biblioteche".
    Questa politica industriale per la cultura, nella visione di Cipolletta, "dovrà necessariamente avere un impatto rilevante sui processi di innovazione, dall'Intelligenza Artificiale, con tutte le problematiche ad essa connesse, alle piattaforme per la didattica, alla tutela e gestione del diritto d'autore". L'assemblea riunita a Milano oggi ha anche eletto i vicepresidenti dell'associazione e presidenti dei gruppi: per la prima volta Renata Gorgani (Editrice Il Castoro), presidente del gruppo Editoria di varia, e Lorenzo Armando (Lexis - Compagnia Editoriale in Torino), presidente del gruppo Piccoli editori.
    Sono stati confermati Maurizio Messina (Edizioni Angelo Guerini e associati), presidente del gruppo Accademico professionale, e Paolo Tartaglino (Lattes editori), presidente del gruppo Educativo.
   

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