Demi Moore o Mikey Madison? Dopo il tramonto della nomination di Karla Sofia Gascon, i pronostici per l'Oscar alla migliore attrice si dividono: sara' la piu' senior di The Substance a conquistare la sua prima statuetta il 2 marzo dopo aver rastrellato premi ai Golden Globes, Critics' Choice e alla Sag? O tocchera' alla piu' giovane interprete di Anora? Nel ruolo di una sex worker di Brooklyn, la Madison ha vinto ai Bafta e agli Spirit (i premi per il cinema indipendente) vedendo riconosciuto il suo sforzo per entrare nella parte che ha richiesto anche un bootcamp di pole dance e twerking.
A 62 anni e dopo una carriera segnata piu' da record al box office che da premi (se si escludono quattro Raspberry per la peggiore interpretazione), Demi Moore e' fermamente convinta di meritare l'Oscar: "L'ho faccio da oltre 45 anni, e questa e' la prima volta che ho vinto qualcosa come attrice", aveva detto stringendo in mano il suo primo Globo d'Oro: "30 anni fa un produttore mi disse che ero una attrice di cassetta, una popcorn actress, e mi convinsi di questo".
Domenica potrebbe essere la notte della rivincita contro gli stereotipi: a Hollywood piacciono le Cenerentole e anche i grandi ritorni. A tre giorni dagli Oscar, Demi e' ancora la frontrunner, anche se i premi che non ha vinto sono andati tutti alla stessa persona - la 25enne Mikey - il cui Anora, Palma d'Oro a Cannes, sta rimontando posizioni in extremis in un'ondata di riconoscimenti dell'ultimo minuto tra cui quelli dei registi, produttori, Critics Choice e Spirit. Mikey incarna un altro tipo di storia per cui Hollywood va matta: la star finora relativamente sconosciuta e ora a un passo dal premio più ambito.
Con Cynthia Erivo (Wicked) fuori gioco al pari del musical tratto dal Mago di Oz, resta l'incognita di Fernanda Torres: la brasiliana vincitrice a Cannes nel 1986 aveva finora raccolto premi soprattutto in America Latina per la parte della moglie di un desaparecido in Io Sono Ancora Qui - I'm Still Here di Walter Salles fino alla sorpresa del Golden Globe nella categoria dei film drammatici: una prima volta per un'attrice brasiliana, latino americana o in portoghese. La candidatura di Fernanda e' soltanto la seconda per un'attrice brasiliana: la prima fu sua madre Fernanda Montenegro 26 anni fa per Central Station dello stesso Salles.
Fino a un mese fa era Karla Sofia Gascon la favorita: sembrava un'occasione perfetta per gli Oscar di dare uno schiaffo alle politiche di genere di Donald Trump onorando come migliore attrice la prima star donna apertamente trans, tra l'altro premiata al festival di Cannes con l'intero ensemble femminile - Selena Gomez, Adriana Paz e Zoe Saldaña - dove il thriller musical Emilia Perez di Jacques Audiard aveva vinto il Premio della giuria. Poi pero' erano emersi i tweet razzisti in cui l'attrice spagnola se la prendeva con gli islamici, i neri e la stessa Academy. Era seguito l'ostracismo di Netflix che l'aveva disinvitata alle cerimonie salvo poi fare in extremis una poca convinta marcia indietro.
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