'Buon compleanno Elvis', ma anche Buon compleanno Liga, che oggi spegne 65 candeline festeggiando genetliaco e trentennale del suo album più noto all'Apollo Club di Milano, con uno showcase di presentazione del cofanetto dedicato al suo lavoro discografico e a tutto il mondo che in 30 anni gli si è mosso intorno.
"30 anni, urca!" dice lui appena salito sul palco del locale milanese. "Oggi ho chiamato l'anagrafe per dire che c'è un problema - scherza - perché per l'aspetto interiore non mi riconosco in quel numero, ma non cambia il mio modo di fare musica, il trovarmi con la band in studio a fare prove per concerti, quella cosa lì nessuno me la toglierà, almeno finché non capiterà".
Nel cofanetto che esce il 18 aprile ci sono diverse versioni del mitico album, a partire da quella Naked: "riportare le canzoni alla versione più vicina a come le ho scritte, con la chitarra acustica, ma trasformandole, è stata una sfida artistica" racconta il Liga, spiegando che per il progetto sono anche state recuperate rarità e "demo improbabili che fanno tenerezza", oltre alle versioni live del 1995 che "non sapevamo di avere e meno male".
Trentennale e progetto hanno spinto il rocker di Correggio a guardarsi indietro: "Cosa è stato questo album l'ho capito meglio adesso di allora. Quell'album nasce in un momento critico: ero senza una band in quel periodo e non ero più con il manager degli inizi. Non sapevo - ricorda - come sarebbero andate le cose, non stavano andando particolarmente bene e mi sono reso conto che l'album girava intorno al voler fare musica, vivere di musica e farsene un po' ossessionare, per poi vedere con grande gioia e tenerezza che volevo chiudere l'album con una cosa che diceva 'Leggero nel vestito migliore, sulla testa un po' di sole ed in bocca una canzone'".
"Ripescare quell'album - dice ancora il neo 65enne - mi ha sorpreso, è come rivedere una foto di 30 anni fa, che fa dire un po' a tutti 'come ero conciato'. Un album è sempre la fotografia dell'anima, di un momento e rivedere quella visione del mondo di quel 1995 mi ha mosso tanto affetto e tenerezza". "Sono cresciuto - ricorda - con l'idea dei cantautori e al tempo stesso la voglia di avere maggior energia musicale, dicevo 'vorrei essere uno che canta le canzoni che si scrive con il suono di una band'. Finito il rapporto con i Clandestino ero solo e in modo occasionale ho trovato questa band che aveva un suono più americano che sentivo senza tempo, perché 'Buon compleanno Elvis' non era un disco di moda e non lo è, non lo puoi piazzare nel tempo perché del tempo se ne frega". Così questo album nato in una ex scuola elementare, "facendo festa tutte le sere", è diventato un fenomeno lanciato dal brano 'Certe notti' "che ha stupito tutti".
Quella stessa energia tornerà a esprimersi dal vivo in due grandi appuntamenti live: uno a casa, a Campovolo, il 21 giugno, e l'altro alla Reggia di Caserta il 6 settembre. "Stiamo già lavorando al quinto Campovolo, è una responsabilità fare i conti con gli altri 4". Per l'occasione "ci saranno tutti i gruppi che hanno suonato con me, perché Campovolo si differenzia per questo, ma stiamo lavorando - anticipa - perché abbia un sapore tutto suo, con il recupero di cose che dovrebbero strappare un sorriso". Anche a Caserta l'idea è di fare lo stesso spettacolo: "voglio portare alla reggia l'esperienza di Campovolo", compresa un'anteprima dedicata, con tanto di area campeggio, memorabilia, fitness e food.
Il tutto senza nostalgia, ma con uno sguardo all'oggi: "nell'ultimo album, 'Dedicato a noi' (uscito nel settembre 2023, ndr), dico che siamo tutti più isolati e che questo decennio è il peggiore vissuto finora e per questo c'è bisogno di un noi.
Due anni dopo le condizioni sono peggiorate, ma vedere tanta gente sotto palco mi fa pensare che almeno per quelle ore un senso di noi sia ancora una possibilità". Perché, scrive Liga postando la sua torta di compleanno, "'c'è ancora bumba per noi'", ossia "voglia ed energia di fare musica". Come dimostra sul palco, proponendo le nuove versione di 'Il cielo è vuoto o il cielo è pieno', 'Un figlio di nome Elvis', 'Hai un momento, Dio?', 'La forza della banda', Seduto in riva al fosso, 'Vivo o morto X', 'Leggero' e, ovviamente, 'Certe notti'.
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