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Concertone Taranto, dal fenomeno Cash a poesie Gaza

Concertone Taranto, dal fenomeno Cash a poesie Gaza

Evento tra musica e denuncia. Dedica a operaio morto di tumore

TARANTO, 02 maggio 2025, 18:43

Redazione ANSA

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Uno Maggio Taranto, sarà un concerto con impronta elettronica - RIPRODUZIONE RISERVATA

Uno Maggio Taranto, sarà un concerto con impronta elettronica - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tutti a ballare e a cantare il tormentone. Un tripudio per il rapper estone Tommy Cash e il suo Espresso macchiato ieri sera al concertone dell'Uno Maggio Libero e Pensante di Taranto, evento di musica e denuncia che ha richiamato anche quest'anno migliaia di persone al parco archeologico delle mura greche. Code interminabili non solo per l'esibizione di Cash e delle nonnine del Filo di Arianna di Ostuni (Brindisi), che lo hanno accompagnato sulle note di 'Mi amore, mi amore' in una sorta di prova generale in vista dell'Eurovision. Gli danno del tu e lo chiamano Tommaso, come fosse un figlio. Queste arzille signore fra i 66 e gli 85 anni erano tutte vestite come lui: giacca blu, camicia bianca e cravatta rossa.
    Sul palco le luci, i colori e la forza della musica elettronica che ha caratterizzato l'edizione 2025 con i deejay Riva Starr e Fideles che hanno intrattenuto il pubblico in una sorta di love parade per ricordare gli storici raduni internazionali. Della line up, in ordine sparso, hanno fatto parte anche Paolo Rossi, Giancane, Il Teatro degli orrori, Pop X, Lamante, Motta e la sua band, Fido Guido & Rockin'Roots Band, Denaldo, La Nina, Mille, Ascanio Celestini.
    Sulle note di Rodrigo D'Erasmo e Roberto Angelini, che hanno presentato il loro progetto musical-letterario 'Il dominio della luce', l'attore e regista tarantino Michele Riondino (che cura la direzione artistica insieme ad Antonio Diodato e a Roy Paci), ha letto un testo con il quale ha ricordato Daniel, Umberto e Nicola, le ultime tre vittime del lavoro, poi il dramma dei migranti con la tragedia di Cutro, l'attacco alla premier Meloni, che all'epoca - ha affermato Riondino - organizzò "proprio a Cutro una delle conferenze stampa più imbarazzanti di sempre", la parola Zanana che richiama "il ronzio dei droni israeliani" e una "guerra chirurgica che ha prodotto oltre 50mila vittime a Gaza".
    Del dramma palestinese hanno discusso Antonio Bocchinfuso, Mario Soldaini e Leonardo Tosti, i tre giovani curatori del libro "Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza", edito da Fazi. Il racconto in versi di una tragedia immane. "Noi - hanno detto - pensiamo di solito alle lotte come qualcosa che fanno gli altri. Questi poeti, come i lavoratori di Taranto, ci hanno insegnato che le loro lotte in realtà sono le nostre. C'è chi muore sotto le bombe e chi sotto una lamiera" Il concertone ha celebrato i 50 anni di Amnesty in Italia, aderendo inoltre alla campagna #R1pud1a (che richiama l'art 11 della Costituzione) contro le guerre, lanciata a novembre da Emergency, attraverso il dibattito della mattina. Riccardo Noury, portavoce per l'Italia di Amnesty International, ha osservato che "quando i diritti sono violati sono le piazze a resistere e in un momento come questo una parola che dobbiamo essere fieri di pronunciare e che dobbiamo pronunciare è: resistere". Gli organizzatori hanno voluto dedicare questa edizione a Massimo Battista, ex operaio del siderurgico, tra i fondatori del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti che organizza il concertone, morto il 7 ottobre del 2024 a causa di un tumore. Si è parlato ovviamente delle vertenze d'Italia a iniziare dalla vicenda ex Ilva e dalla lotta operaia che partì il 2 agosto del 2012 con l'irruzione dell'apecar durante il comizio dei leader sindacali a Taranto, a pochi giorni dal sequestro degli impianti dell'area a caldo. Sul palco è stato srotolato uno striscione con la scritta emblematica "Mai più con il cappello in mano".
   

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