(di Francesco De Filippo)
In una immaginaria perpetrazione,
l'arte della pittura si tramanda di generazione in generazione a
Napoli: da Edgar Degas si riallaccia a tre note artiste
contemporanee, Isabella Ducrot, Jacqueline Humphries e Liza
Lacroix. A fare da vettore tra le due epoche è un nobiliare
edificio napoletano, Palazzo Pignatelli di Monteleone che nei
primi anni dell'Ottocento fu acquistato dal nonno del pittore
Edgar Degas e dove l'artista venne a vivere da adulto. È negli
splendidi saloni che la Galerie Gisela Capitain propone le tre
autrici. E' la mostra Zweigstelle Capitain in un allestimento
curato da Regina Fiorito.
Per essere chiari, la Gisela Capitain è una importante
galleria internazionale, Zweigstelle Capitain, significa
Succursale Capitain (Gisela) e Regina Fiorito è una specialista
tedesca, direttrice della Galerie, sposata con il pittore e
scenografo napoletano Lino Fiorito. E i napoletani? Loro
simpaticamente, pur abituati ai francesi e alla loro lingua,
hanno storpiato il nome dell'enorme stabile riscrivendolo nel
ben più pragmatico palazzo "d''o ggas" (del gas). Le tre artiste
sono differenti tra loro: napoletana ma romana d'adozione e
92enne è Isabella Ducrot; Jacqueline Humphries, 62 anni, è
americana; Liza Lacroix, 34 anni, è canadese ed è la più
giovane. Tre artiste molto diverse per provenienza, stile e
generazione
Zweigstelle Capitain è dunque uno spazio espositivo
temporaneo e itinerante, che quest'anno fa sosta in quattro sale
del Degas in occasione della terza edizione. Le due precedenti
si erano tenute a Roma, con l'intenzione di creare una
piattaforma espositiva mobile e flessibile, stimolante per gli
artisti. Zweigstelle Capitain, infine, ha una ambizione
profonda, creare spazi nei quali incontrarsi, scambiare idee e
incoraggiare nuovi contatti tra artisti e cultura del luogo.
"Credo in Napoli, nel suo potere seduttivo che vince sullo
stereotipo di città difficile in mano alla camorra", afferma
Regina. La mostra è aperta fino alla fine del mese.
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