Il Centre Pompidou, uno dei musei più
amati al mondo, il terzo più visitato di Parigi, dopo il Louvre
e il Musée d'Orsay, chiuderà completamente i battenti il
prossimo settembre, ma alcune collezioni e progetti del
"Beaubourg", com'è affettuosamente chiamato dai francesi,
troveranno casa altrove. Anche in Italia, al Maxxi.
"Come sappiamo il Centre Pompidou quest'anno chiuderà, ma
come ha detto il suo presidente Laurent Le Bon si avvia ad una
sua 'metamorfosi'. E infatti sta lavorando in modo abbastanza
straordinario nel 'disseminare' la propria collezione in vari
punti strategici del mondo: e una delle prime collaborazioni che
il Centro ha voluto sviluppare con l'Italia è stata quella con
noi" ha rivelato il direttore artistico del Museo delle arti del
XXI secolo, Francesco Stocchi, in occasione della presentazione
della raccolta di saggi su Brancusi pubblicata da Electa per
celebrare la mostra Scolpire il volo, alle Uccelliere Farnese
del Parco archeologico del Colosseo in mostra fino all' 11
maggio.
"Stiamo lavorando con il curatore del Centro, Philippe
Alain-Michaud, a una mostra della collezione del Centro che si
terrà al Maxxi" nel 2027. L'oggetto per ora è però top secret.
"Posso solo dire che sarà una mostra che ragionerà sull'idea del
fare, del fare arte, del realizzarla. E quindi anche
dell'includere nel processo creativo quello che è il caso,
l'errore. Insomma tutto ciò che è diverso dal pensare, che viene
dal ragionamento, per esaltare invece il fare. In inglese si
dice 'hands on'. Le idee vengono anche nel fare ed è questo un
argomento interessante. Le Accademie, negli ultimi 20 anni,
hanno insegnato soprattutto il pensare, ma crediamo - ha detto
Stocchi all'ANSA - che si debba ripartire dal fare e che la
pratica dell'artista debba esser continuativa, che debba andare
avanti anche quando non sa come procedere perché facendo le idee
arrivano". E dunque "questa mostra ragionerà proprio su questa
'esaltazione' che ha anche un'accezione molto positivistica:
quella della creazione".
Il progetto, su cui i curatori stanno lavorando già da un
anno, prenderà vita nel 2027 ed è stato avviato da Alessandro
Giuli quando, prima di diventare ministro, era presidente del
Maxxi e che in quel ruolo ha lavorato per "consolidare questo
rapporto e portare avanti questa relazione. Ora noi siamo molto
felici di accogliere il Pompidou e loro di trovare una casa
temporanea".
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